D ite voi se devo scusarmi, perché questo articolo è quasi un’autorecensione. Dico quasi. Non parlerò infatti di me stesso, ma di un testo apparso nel terzo numero di una rivista, L’età del ferro, ideata e fondata dal mio amico Giorgio Manacorda che di fatto la dirige, benché nella direzione goda dell’attiva e confortante compagnia di Walter Siti (molto attiva) e mia (solo confortante). Parlo di questo editoriale di Manacorda perché la recente esperienza elettorale europea ha provocato uno stato...
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