Il teorema Mannoia

    S ono un paio di giorni che sui social, e probabilmente anche al bar o nei supermercati discount, la perculano tutti come se non ci fosse un domani. E quando non la perculano, è perché passano a metodologie più abrasive. Del resto, quando usa la voce per qualcosa d'altro che per cantare, Fiorella Mannoia è simpatica come la carta vetrata. E stavolta ha voluto spiegare su Facebook perché lei, donna di sinistra, aveva votato gli smandrappati a cinque stelle. E' pentita, ma a suo modo: “Quando la mia sinistra, quella che ho sempre votato da quando ne ho diritto chiederà scusa a me e una larga percentuale di gente che ha votato da un'altra parte perché si è sentita tradita, solo allora chiederò scusa anche io”. Quest'idea delle scuse è piaciuta da matti, è diventata un meme: “L'acqua liscia si scusi per avermi tradito e costretto a sbagliare bevendo vodka”, “la parmigiana di melanzane mi chieda scusa per avermi costretto a mettere su chili di troppo”, “Fiorè te chiedo scusa se 'na volta ho canticchiato na canzone tua”. E anche qualcosa di meno trash e più pertinente. Ma il punto è che ha detto la verità. E se, putacaso, domenica il Pd guadagnerà un po' di voti, molto sarà per merito del “teorema Mannoia”. Perché quei tanti che hanno votato i grillini, o con più decenza sono stati a casa, semplicemente per punire il Pd se la sono fatta passare. Magari per disperazione, magari turandosi il naso. Ha dato il permesso al Pd di usare una sua canzone. E Zingaretti, il capo degli ex traditi, l'ha pure ringraziata, romanticone. Quello che le donne non dicono, è che quando ti menano, funziona.