Chiese e case crollate. I danni del terremoto nel Catanese

Nella notte scossa di magnitudo 4.9, la più forte da quando l'Etna ha ripreso a eruttare. Tanta paura ma, per fortuna, solo una decina di feriti lievi

Tanta paura, danni, ma per fortuna solo una decina di feriti, nessuno in gravi condizioni. È questo il bilancio della scossa di terremoto di magnitudo 4.9 che questa notte, intorno alle 3.18, ha colpito la provincia di Catania. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni Viagrande, Trecastagni e Aci Bonaccorsi. Colpiti anche Zafferana Etnea, Acireale, Aci S. Antonio, Aci Catena e Santa Venerina.

 

 

La scossa è la più potente registrata in questi giorni dopo che l'Etna ha ripreso a eruttare. A Fleri, frazione di Zafferana Etnea, due persone sono state estratte vive da una palazzina crollata. A Pennisi, frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate. Il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è subito partito per Catania insieme a un tema di esperti del Dipartimento per fare un punto sulla situazione. Per precauzione è stato chiuso un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina tra i caselli di Acireale e Giarre.

 

 

Polemiche, sul web, per un tweet del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che questa mattina ha postato una propria foto mentre mangiava una fetta di pane con la Nutella. Un paio d'ore dopo lo stesso ministro, sempre su Twitter, ha rivolto il proprio ringraziamento ai vigili del fuoco impegnati sul territorio.  

 

 

C’è anche un altro vulcano, molto meno conosciuto dello Stromboli, a meno di 100 chilometri di distanza da quest’ultimo e da anni osservato speciale: il Marsili è ritenuto il più grande vulcano attivo d’Europa, lungo 70 chilometri e largo 30, alto 3000 metri e la cui sommità si trova a circa 450 metri di profondità nelle acque tirreniche tra le coste calabresi, sud campane e siciliane. Scoperto negli anni Venti ed intitolato a Luigi Ferdinando Marsili, tra il secondo semestre del 2017 e il primo di quest’anno si sono moltiplicati i segnali della sua attività.

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