Tra #metoo e islam, “viviamo nel trionfo di Orwell”

Per Pascal Bruckner nessuna critica dell’Islam è più possibile. E sullo scandalo delle molestie siamo arrivati al paradosso che “solo guardare una donna è già un problema per un terribile neofemminismo stalinista"

Saggista e scrittore, Pascal Bruckner dice che nessuna critica dell’Islam è più possibile. Parla della stampa. “In Francia, i media oscillano tra la reverenza e l’ipercritica. L’estrema sinistra e l’estrema destra hanno un nemico comune: la verità. Quindi sviluppano un odio per i media, perché dicono cosa sta realmente accadendo. E’ una vecchia pratica dei poteri totalitari, fascisti e comunisti. L’estrema sinistra perpetua questa tradizione nel nome di una certa idea della rivoluzione. Più la stampa è libera, più uno sospetta di nascondere la verità. Questo è il trionfo del ‘1984’ di George Orwell”.

 

Parla di #MeToo. “Solo guardare una donna è già un problema per un terribile neofemminismo stalinista. Il problema è pervertito dal momento in cui lo show-biz si impadronisce di un problema sociale molto serio e quando le attrici, belle e ricche, si vestono da vittime, dimenticando le donne comuni che hanno sofferto cose più serie. Ciò che mi spaventa è la confusione dei reati. Un sorriso sfacciato in strada è sinonimo di crimine e stupro. Ma ciò che dimentichiamo è che il desiderio non è necessariamente gentile. A mio parere, uno dei punti di forza del femminismo era proprio quello di rifiutare la vittimizzazione. Questa è la grande tesi di Simone de Beauvoir: le donne devono diventare esseri di potere allo stesso modo degli uomini. All’improvviso, l’umanità si sta dividendo in due: la donna innocente soggetta agli impulsi impuri dei ‘maiali’”.

 

Veniamo al nuovo antisemitismo in Francia. “L’omicidio di Mireille Knoll, undici omicidi di un cittadino ebreo in dieci anni. Il caso della Francia in relazione all’antisemitismo è molto particolare. Ci sono sei milioni di musulmani e la più grande comunità ebraica in Europa, il che crea tensione. Inoltre, la Francia è impegnata in numerose operazioni all’estero, in Siria, in Iraq e nel Sahel. Certo, ci sono atti antisemiti in tutta Europa. Ma in Francia, le persone vengono uccise, infine abbiamo scoperto il tenace antisemitismo del filosofo Alain con la pubblicazione del suo diario. Per anni il problema dell’antisemitismo è stato riportato all’estrema destra. Tuttavia, i crimini commessi per dieci anni sono direttamente collegati all’islamismo radicale. C’è una tradizione antisemita interna alla storia dell’Islam”. Esiste una distinzione tra antisionismo e antisemitismo. “Questa distinzione non regge. Il filosofo Vladimir Jankelevitch aveva sottolineato il pericolo dell’antisionismo: se gli ebrei sono come i nazisti, non si dovrebbe più essere pietosi. Certamente, si può criticare la politica del governo israeliano – cosa che fanno gli israeliani – ma l’antisionismo si riferisce all’opposizione all’esistenza stessa dello stato di Israele. Oggi c’è un certo razzismo nell’estrema sinistra, nel senso che essere antirazzisti è prima di tutto essere antisionisti. L’antisemitismo avanza sotto la maschera dell’antisionismo”. Dopo la caduta del Muro di Berlino, Bruckner ha scritto un libro sulla “malanconia democratica”, in cui ha parlato di questo strano malessere che aleggia sulle nostre democrazie non appena non hanno nemici esterni. “Secondo me, non c’è alternativa all’Europa. Ma non possiamo semplicemente risolvere il problema migratorio invocando l’ospitalità e la moralità. L’Italia e la Grecia sono state duramente colpite da questa crisi senza essere aiutate”.

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