Un cartello attaccato da un manifestante negli uffici di Cambridge Analytica nel centro di Londra (LaPresse)

La paranoia entra nel mainstream

La storia di Cambridge Analytica e la follia delle élite, scrive lo Spectator (20/3)

"Questa cosa di Cambridge Analytica sta iniziando a sembrare una teoria della cospirazione delle classi ciarliere”. Lo scrive Brendan O’Neill sullo Spectator. “Siamo convinti che Donald Trump abbia vinto le elezioni presidenziali e la Brexit abbia vinto nel referendum britannico sulla Ue perché i social media hanno raccolto le nostre vite più intime e poi hanno seminato messaggi. Questo potrebbe essere il momento in cui il modo di pensare paranoico è diventato mainstream. Sì, ci sono domande per cui Cambridge Analytica deve rispondere. Se è vero che ha scavato nelle informazioni personali delle persone su Facebook in modo tale da violare i termini di accordo di Facebook, come sostiene l’Observer ma Cambridge Analytica nega, allora saranno necessarie alcune spiegazioni. E le riprese video di persone di Cambridge Analytica che si vantano di usare trucchi sporchi per oscurare le elezioni, certamente le mettono in cattiva luce”. Ma altra cosa è la narrativa che si è imposta.         

 

“Questa è la narrazione che dice che uno dei motivi principali per cui ci sono stati due enormi sconvolgimenti politici in occidente negli ultimi anni – Brexit e Trump – è dovuto al fatto che la gente è stata ‘raggiunta’ sui social media. Erano state manipolate, in sostanza, le loro menti malleabili bombardate da informazioni di personaggi come Cambridge Analytica che li rendevano roboticamente convinti: ‘Must. Votazione. Trump’. Nelle parole del whistleblower dai capelli rosa e nerdish dell’Observer, l’ex dipendente di Cambridge Analytica Christopher Wylie, la pesca a strascico dei social media è stata usata da Steve Bannon e altri come uno ‘strumento psicologico di guerra’. In breve, ci hanno lavato il cervello, hanno programmato le nostre menti, hanno fatto di noi un esercito in stile manchuriano che ha portato Trump nella Casa Bianca e la Gran Bretagna fuori dall’Unione europea. Questa è la teoria della cospirazione.

     

Gli articoli dell’Observer hanno tutte le impronte del pensiero complottista. Sono pieni di parole ‘oscure’ e ‘ombre’. Il socialista liberal è pieno di affermazioni isteriche secondo cui Cambridge Analytica aveva il ‘controllo delle elezioni mondiali’. Il campo di Obama ha usato tecniche simili a Cambridge Analytica, ma non è mai stato denunciato come malvagio o oscuro. Questo scandalo esprime una visione profondamente e inquietantemente paternalistica degli elettori, come se fossimo tra le mani degli oscuri venditori di informazioni. Feticizzare i social media come una fonte chiave della vittoria di Brexit e Trump significa trascurare le enormi fessure politiche nella nostra società, in particolare tra le élite e la gente comune, che ha davvero contribuito a queste scelte elettorali ragionevoli e ribelli. E mostra anche quanto sia amareggiata e irritata l’élite liberal riguardo alla sua sconfitta sia nelle elezioni americane sia nel referendum sulla Ue. Ecco una spiegazione più semplice: non siamo d’accordo con te. Ed è per questo che abbiamo votato nel modo in cui lo abbiamo fatto. Affrontatelo”.

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