(foto Unsplash)

I bambini con le bambole, le femmine con le lucertole, e i dubbi sui poster per la parità di genere

Francesca Rinaldi

Prima di credere alla sincerità di certe notizie su Facebook, bisognerebbe chiedere scusa a Cicciobello per le sevizie subite

Cara Annalena, ieri circolava molto questa notizia, non so nemmeno se è vera o no, pubblicata da una pagina Facebook a quanto pare molto famosa. C'è un bambino che stampa un bacio sulla guancia di una bambola, che è posizionata su un passeggino, e la didascalia spiega che un signore era passato davanti al bambino e gli aveva detto ma cosa fai con le bambole, prendi i soldatini, e il bambino aveva risposto: ma io sono il papà, mica la mamma. Gli utenti che condividono certe storie su Facebook di solito lo fanno perché sono sinceramente colpiti dal messaggio di parità di genere, di fluidità di genere, di modernità che molto probabilmente persone di mezza età inventano da far dire a bambini ignari. Ma non è questo il punto. Quando ero bambina il mio gioco preferito era andare a caccia di lucertole. E poi le costruzioni, arrampicarmi sugli alberi, il pallone, lo skateboard. Molte bambine avevano i miei stessi interessi. Però nessuno ci avrebbe mai aperto un fan club su Facebook.

Francesca Rinaldi 

 

Cara Francesca, prima di tutto non ci credo, perché non credo mai a queste cose Facebook. Poi penso che quel bambolotto sia davvero molto fortunato, perché nessuno l’ha ancora decapitato, come facevamo noi brave bambine: a uno ho tagliato di netto un piede. Povero Cicciobello, nessuno gli ha mai chiesto scusa per le sevizie subìte.