Screenshot di un video con Michele Boldrin

I video di Michele Boldrin danno dipendenza

Guido Vitiello

L'economista padovano è un anchorman nato. Il suo canale YouTube riempie il mio tempo libero

A 40 anni suonati sono ricaduto nella teledipendenza, come quando da ragazzino, tornato da scuola, mi infilavo in un tunnel di quiz e telefilm pomeridiani, passavo per il film delle otto e mezza e arrivavo stremato allo zapping notturno sulle tv locali, tra il cartomante Pierre, le repliche dei comizi di Pannella e (se avevo fortuna) la Fenech sotto la doccia. Con gli anni mi ero disintossicato, ma sono di nuovo off the wagon, e stavolta c’è un colpevole con nome e cognome: il professor Michele Boldrin, economista. Il suo canale YouTube, insieme a quello di “Liberi, oltre le illusioni”, vampirizza il mio tempo libero. Boldrin è il nuovo maestro Manzi dell’analfabetismo economico. E’ un anchorman nato, e quando lo vedi abbronzato e spennacchiato come un bambino fresco di barbiere ti dimentichi perfino della sua proverbiale burberaggine. E che palinsesto, poi. Che fai, ti perdi la conversazione settimanale con Mario Seminerio, in arte Phastidio, la sua eloquenza forbita e stralunata di metaforista barocco? O la chiacchierata del mercoledì con altri tre esperti di economia, un “Amici miei” dove possono venir fuori colpi di genio come il paragone tra i testi filosoficamente alati di Paolo Savona e la prosa di Deleuze? Il problema, semmai, è che Boldrin va avanti a colpi di video di un’ora. Che devo prendere in prestito dalle ore notturne, facendo impennare il mio deficit di sonno. Risultato? Come da ragazzino vado in giro come uno zombi, ma presto sarò in grado di formalizzare la legge economica che regola l’espansione delle mie occhiaie.

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