Il M5s cresce, ma non basta per governare

Redazione

Sondaggio Swg: il centrodestra resta in testa ma perde lo 0,5 per cento. Scende anche il Pd (-0,3 per cento) mentre i grillini fanno registrare un +0,6 per cento. Lo scenario più plausibile resta sempre quello delle grandi intese

Nell'ultima settimana il quadro generale non è cambiato. Secondo i dati del sondaggio Swg che pubblichiamo di seguito la coalizione di centrodestra si conferma in testa alle intenzioni di voto degli intervistati, mentre il M5s è ancora terzo dietro il centrosinistra unito (coalizione Pd insieme a Liberi e Uguali). Ciò nonostante, negli ultimi giorni, mentre il Movimento ha fatto registrare un +0,6 per cento, i suoi principali avversari hanno perso consensi.

 

Tra i più penalizzati Liberi e Uguali (-0,4 per cento), Fratelli d'Italia (-0,4 per cento) e il Pd (-0,3 per cento). Nel centrosinistra cresce +Europa di Emma Bonino (+0,5 per cento) mentre nel centrodestra Noi con l'Italia (+0,1 per cento). Ovviamente i principali schieramenti, si votasse domani, non avrebbero la maggioranza per governare. Lo scenario più plausibile resta quindi quello di un governo di larghe intese. Lo stesso evocato a Londra, tra conferme e smentite, da Luigi Di Maio.   

 

Nota metodologica

Le stime delle intenzioni di voto sono basate su un campione di 1.500 cittadini italiani maggiorenni, su dati di archivio di SWG e su dati elettorali pregressi. I dati campionari sono stati rilevati nell’ambito di un’indagine SWG condotta con tecnica mista, ovvero interviste telefoniche con metodo CATI-CAMI (Computer Assisted Telephone/Mobile Interview) e interviste online con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interview). Le interviste sono state somministrate tra il 22 e il 24 gennaio 2018.

Il campione è stratificato per area geografica e prevede quote campionarie per genere ed età. I metodi utilizzati per l'individuazione delle unità finali sono di tipo casuale. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall'ISTAT. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,5% a un intervallo di confidenza del 95%.