Classifica delle canzoni (ambulanti) da aperitivo

Marianna Rizzini

Informale sondaggio pre e post pasquale da cui emerge la  classifica delle canzoni ambulanti da aperitivo (quelle cioè cantate e suonate esclusivamente da suonatori ambulanti nelle migliori piazze italiane, e rigorosamente a meno di un metro da tavolo dove state sorseggiando l'aperitivo)

    Da un informale sondaggio pre e post pasquale emerge la seguente classifica delle canzoni ambulanti da aperitivo (quelle cioè cantate e suonate esclusivamente da suonatori ambulanti nelle migliori piazze italiane, e rigorosamente a meno di un metro da tavolo dove state sorseggiando l'aperitivo):

    1 La vincitrice, per frequenza e gradimento, è senz'altro "Besame mucho", nella versione solista o gruppo (sono stati anche avvistati cantanti eretici non argentini: per la precisione un gruppo di messicani con sombrero che si sono distinti per l'arrangiamento in stile "Carmencita". Cocktail abbinabile: "Sea breeze"

    2 Seconda classificata, "Vagabondo" di Nicola di Bari, specie nella versione cantata dal bravissimo solista rumeno udibile a Roma in zona Via di Monserrato. Si segnala in particolare la struggente interpretazione della strofa "Vagabondo vagabondo
    qualche santo mi guiderà
    ho venduto le mie scarpe
    per un miglio di liberta
    da soli non si vive
    senza amore non morirò
    vagabondo sto sognando delirando". Cocktail abbinabile:  "Sbagliato"

    3 Nota di NON gradimento speciale va al celeberrimo mimo di Campo de' Fiori, solitamente vestito da Pierrot. Si consiglia al mimo suddetto di cambiare colonna sonora dei pur virtuosistici esercizi, pena l'apertura di un secondo gruppo su Facebook: "Quelli che odiano il mimo de Campo de Fiori" (di cui esiste una prima versione molto cliccata). Cocktail abbinabile, per tirarsi su: Margarita, anzi due Margarita

    • Marianna Rizzini
    • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.