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La signora dei voli vip

Paola Bulbarelli

Chi è Chiara Dorigotti, la manager che ha trasformato Linate nel quinto scalo europeo di business aviation

Dice di avere i piedi per terra ma Chiara Dorigotti la si potrebbe anche chiamare la donna volante. Milanese, due figli, laurea in economia aziendale in Bocconi, è nel gruppo Sea dal 2011, dove ha svolto ruoli corporate e di business development, per poi approdare nel 2014 alla direzione generale di Ata, della quale ha seguito il processo di renaming, rebranding e rilancio sul mercato come Sea Prime. Per dirla in soldoni, la talentuosa Dorigotti si occupa dei voli privati che sono la cifra di Milano Linate Prime dando nuovo lustro e nuovi servizi a quella parte dello scalo milanese riservato ai vip, ai manager e a chi può permettersi di viaggiare da re: categorie in crescita, a Milano, non c’è che dire. Mentre i comuni mortali fanno la fila al terminal di Linate, a loro bastano pochi minuti per salire a bordo, con varchi e controlli dedicati. Dal jet all’auto in tre minuti, secondo più secondo meno.

 

La carriera della signora dei cieli esclusivi di Milano inizia a Londra in una banca di affari (ora BNP Paribas), si occupa di operazioni di quotazioni in Borsa e emissioni azionarie e obbligazionarie per otto anni. Rientrata in Italia approda al gruppo Fininvest per seguire operazioni di sviluppo del gruppo e delle partecipate. Poi è la volta di Tiscali, nella squadra di Renato Soru. “Alla Sea sono stata chiamata da Giuseppe Bonomi per la quotazione in Borsa di Sea Areoporti – racconta – In seguito mi hanno offerto di occuparmi dell’aviation development”. Il lavoro è iniziato dal restyling di un aeroporto che, unico al mondo, è a sette chilometri dal centro della città. “Linate è una vera e propria porta della città e Milano Linate Prime è diventato il quinto scalo di business aviation in Europa”. Per dare questo nuovo volto dello scalo, Sea Prime , la holding controllata al 100 per cento da Sea – (il presidente è Giulio De Metrio) ha varato un piano di investimenti al 2020 di oltre 25 milioni di euro, di cui 11 milioni destinati alla costruzione dei nuovi hangar, ma senza dimenticare il territorio con la messa in sicurezza, trale altre cose, del fiume Lambro che scorre lì a fianco. “La business aviation si rivolge a un mondo diverso da quello dell’aviazione commerciale, con logiche simili a quelle della nautica. C’è l’aeroporto, c’è l’hangar centrale, gli hangar dedicati alle compagnie, un servizio di concierge e di ristorazione e tutto quell’allure glamour che gira intorno all’aereo privato. I manager volano private jet per esigenze di tempistiche particolari, ma lo fanno anche tecnici impiegati sulle piattaforme petrolifere”. Tutto è andato in crescendo. “i movimenti all’anno 22 mila, con una media di 2-3 passeggeri a volo, 50 mila passeggeri in totale che rispetto al traffico totale di Malpensa (circa 25 milioni) e di Linate (9 milioni) sembrano poca cosa. Eppure la pubblicità a Milano Linate Prime è cresciuta del 150 per cento in un anno con i marchi più prestigiosi del lifestyle italiano”. Lo sponsor del Business Center è Bmw.

 

E ora, dopo il successo di Milano Linate Prime, non poteva mancare un’attenzione speciale a Malpensa. “Milano, in una delle ultime ricerche di McKinsey, ha scalciato capitali europee nei place to be, abbiamo quindi un aeroporto che durante la settimana della moda, la settimana del design o il GP di Monza, vede passare il mondo. Si è creato un circolo virtuoso che vorremmo replicare a Malpensa dove non ci sono servizi. Abbiamo già individuato l’area tra il terminal 1 e il terminal 2, un piazzale dedicato, un hangar e una rotazione di 1.500 mq che costruiremo da zero e dopo tutto quello che abbiamo imparato a Linate rifaremo lo stesso modello”. Il terminal dedicato all’aviazione business di Malpensa taglierà il nastro a giugno 2019. “Malpensa copre un’area diversa che riguarda tutta la parte del lago di Como, gettonatissima da vip e matrimoni. Proprio pochi giorni, fa per un matrimonio indiano sono arrivati molti aerei con sposi e invitati. E’ vero che c’è Lugano, ma è un aeroporto molto difficile per l’atterraggio e spesso viene chiuso per condizioni meteo avverse. Chi scia in Svizzera potrà atterrare a Malpensa con vari servizi dedicati. Tenendo conto anche che a Malpensa arrivano voli intercontinentali da tutto il mondo e spesso chi vola in first class cerca un volo privato con cui andare a Olbia, a Napoli o altre località turistiche. Ora non accade. Un grosso operatore che abbiamo sullo scalo è NetJets la società americana di aviazione privata di Warren Buffett il cui modello è affittare a ore”. Poi ci sono le tante opzioni e le offerte come le piattaforme online per l’acquisto dei cosiddetti “empty legs”, cioè i posti che rimangono liberi al viaggio di ritorno di un aereo o di un elicottero noleggiato; il Blablacar dei cieli, cioè piloti o armatori che mettono a disposizione il proprio aereo quando non viene utilizzato. C’è perfino l’Uber con le ali. In pratica, una volta atterrati, con auto di prestigio o elicotteri pronti al nuovo decollo, si potrà raggiungere qualsiasi località in un soffio. E’ solo una questione di portafoglio.

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