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CityLife, così nasce la più estesa isola pedonale di Milano

Paola Bulbarelli

Non solo Shopping District. Il capoluogo della Lombardia s’è fatta il regalo di Natale senza macchine

Un nuovo centro, un nuovo Quadrilatero d’oro dello shopping, un nuovo cuore pulsante del passeggio per gli acquisti. Milano s’è fatta il regalo di Natale, un cadeaux non da poco, impacchettato con fiocchi e nastri da tagliare. E di nastro, da qui alla fine, ce ne vorrà a chilometri. Nel presepe meneghino ecco comparire CityLife Shopping District, la più estesa isola pedonale di Milano, il più grande distretto commerciale d’Italia, posizionato nella zona della vecchia Fiera, l’ultimo passo di uno dei progetti di riqualificazione più grandi e ambiziosi d’Europa avviato dieci anni fa.

  

I numeri di CityLife Shopping District, d’altronde, parlano chiaro: 32 mila metri quadrati e 100 unità, tra cui 80 negozi (ben 50 sono i brand nell’area moda e accessori), 20 bar e ristoranti, un supermercato gourmet, un cinema multisala, CityLife Spaziocinema, da 1.200 posti e 7 sale (in partnership con Cinema Anteo), un’area salute e benessere con palestra e spazi fitness, un ambulatorio del Centro Diagnostico Italiano, dagli 800 ai 1.000 posti di lavoro e quasi duemila parcheggi tra pubblici e privati, rivolti a un bacino di utenza previsto per 700 mila persone.

 

“Sicuramente ci sono alcune affinità con le vie più importanti di Milano per la presenza di brand premium – ci spiega Armando Borghi, amministratore delegato di CityLife – ma il posizionamento è più simile a quello di Corso Vercelli; la differenza sta nel l’innovazione sia della struttura sia nella scelta di portare nuovi brand al loro primo esordio in Italia”. Insomma, qui vogliono essere qualcosa di diverso da via della Spiga o Montenapo, più alla portata di tutti senza togliere il piacere dell’esclusività ma con la certezza di non passare sotto i raggi X di una commessa.

 

Progettato dallo studio Zaha Hadid, il mall nato dalla partnership siglata nel novembre 2015 da Generali Real Estate (società controllata al 100 per cento dal Gruppo Generali) con Sonae Sierra (la società incaricata di gestire la commercializzazione dello Shopping District) è la scommessa per rendere l’ex area della Fiera di Milano sempre più viva. E un terzo polo di una metropoli sempre più multicentrica. Una scommessa già vinta il primo giorno d’apertura. “Abbiamo avuto un picco massimo di visitatori di 125 mila ingressi registrati dai conta persone automatici alle porte scorrevoli, stimabili in 80-90 mila persone”. E le aspettative sono molto ambiziose: sette milioni di clienti attesi a regime al terzo anno dall’apertura. Il Citylife Shopping District si presenta con un mix di spazi per il 40 per cento dedicati al fashion, il 20 al food, perfino uno studio chiropratico nonché lavanderie e parrucchiere. Sonae Sierra ha selezionato marchi che aprono qui per la prima volta in Italia: è il caso del gruppo della telefonia cinese Huawei che avrà qui il primo store europeo, studiato con sistemi ecosostenibili come i pavimenti flessibili che grazie al movimento dei visitatori ricaricano di energia il negozio. Torna poi in Italia anche il marchio dell’arredamento Habitat con spazi di 2.500 metri quadri e terrazza. Altre insegne: That’s Vapore, Vivo, Bomaki, Pizza Italia Espressa, Panini Durini, California Bakery, Cioccolatitaliani. Sarà presente anche la clinica estetica Juneco, la prima in Italia di questa insegna, il salone Il Barbiere, per uomo, una parafarmacia e l’edicola. E per la prima volta in Italia, Dm Drogerie Markt, negozio del drugstore austriaco.

 

Agevolato dalla metropolitana Lilla – la fermata Tre Torri sbuca proprio sotto la Torre Allianz – il centro conterà da subito sul bacino di utenza rappresentato dai seimila dipendenti di Allianz e Generali (questi ultimi in loco dal prossimo mese di luglio) e da chi abita nelle residenze di lusso. Il nuovo hub si articola in 3 aree unite tra loro per via pedonale: la galleria commerciale su due livelli (The Mall, di Zaha Hadid Architects), la grande piazza centrale (The Square di Studio One Works) e l’asse pedonale scoperto (The Street) progettato dallo Studio Mario Galantino, che si snoda da Piazza VI Febbraio fino a Piazza Tre Torri con un porticato sui due lati. L’intero progetto CityLife ha richiesto in totale un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro e si estende su oltre 360 mila metri quadrati comprendenti, oltre all’area commerciale, tre grattacieli a uso ufficio (con settemila dipendenti operativi da qui al 2019), due complessi residenziali con 530 appartamenti e un parco che con i suoi 178 mila mq sarà il secondo più grande della città e inserito nella grande architettura contemporanea delle Tre Torri firmate Zaha Hadid (lo Storto di Generali), Arata Isozaki (il Dritto di Allianz) e Daniel Libeskind (il Curvo, da terminare). Insieme hanno realizzato il quartiere del futuro fatto di design, tecnologia, sostenibilità, energie pulite, un quartiere che è stato al centro di tante discussioni e che ora si completa con questa grande area commerciale. “Oggi abbiamo un’occupazione pari al 93 per cento per le case – conclude Borghi – e abbiamo terminato gli affitti già due anni fa”. Milano ha il suo nuovo centro.

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