GranMilano
C'è sempre quel nome simbolo, “i Moratti”, al centro della storia migliore di Milano
Dal petrolio alla Grande Inter, ma anche Emergency e San Patrignano: una famiglia all'insegna di imprenditorialità e iniziative sociali. Letizia all'estrema sfida
La bacchetta magica, come la siringa magica del vaccino, non ce l’ha nessuno. Nemmeno Letizia Moratti, col suo aplomb manageriale, la sua eleganza un po’ algida da gran lady dell’élite imprenditoriale milanese, il suo curriculum di civil servant. Non basterà il suo impegno, se ci sarà, a ridare tutto d’un tratto brillantezza ed efficienza a una città, a una regione, in sofferenza nella bufera della pandemia. Ci vorrà tempo perché Milano torni “bella da vivere”, come nello slogan che l’ex sindaco lanciò molti anni fa, quando il sogno di Expo era nato a partire proprio dal suo personale impegno. Suo, col sostegno silenzioso e forte di Gian Marco.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"