(foto Ansa)

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Gli Amici di Brera (Orsi neo presidente) e il Poldi Pezzoli: privati e uniti si può

Paola Bulbarelli

Podcast, restauri e acquisizioni: che progetti hanno per il futuro due tra le maggiori istituzioni culturali cittadine

Diventare Amico di Brera è facile. Lo si può fare da socio studente, ordinario o sostenitore ma anche benemerito e mecenate. E’ una questione di quanto si ha voglia investire nel museo simbolo di Milano, straordinario patrimonio culturale. “Stiamo rinnovando le quote per cui invitiamo tutti i milanesi e non, tutto il mondo a supportare gli Amici di Brera e quindi il museo e la città. Più quote ci arrivano e più potremo svolgere il nostro lavoro”. Chi parla è Carlo Orsi, il neo presidente dell’Associazione nata nel 1926 grazie a un gruppo di generosi cittadini che si riunirono per aumentare il ricchissimo patrimonio del complesso di Brera e del sistema museale di Milano.

 

Orsi, prestigioso gallerista milanese, fondatore nel 1986 della Galleria Carlo Orsi e già presidente dell’Associazione Antiquari d’Italia di quelli milanesi, per tanti anni uno dei vice degli Amici di Brera, subentra a Aldo Bassetti, in carica dal 2007. “Con Bassetti sono state raccolte diverse centinaia di migliaia di euro da sponsor e da lui medesimo che ha donato. Prendo un’eredità abbastanza complicata perché il 2020 è stato un disastro per tutte le associazioni no profit. Al momento ci basiamo solo sulla raccolta delle quote e abbiamo bisogno del supporto di tutti. Penso sia una sfida che troverà pronto tutto il consiglio. Brera è un brand e sono convinto che se l’offerta che noi potremo fare in collaborazione con la Pinacoteca sarà interessante troverà anche nelle istituzioni sia pubbliche che private il supporto necessario. La sfida è appena partita. L’Associazione ha ora circa settecento associati che vorrei incrementare”.

 

Tanti i progetti sia per quanto riguarda i restauri che le nuove tecnologie. “Una delle cose più importanti del 2021 saranno i restauri nel cortile d’onore dove già il Canova fu restaurato grazie a Bank of America qualche anno fa. E’ anche previsto un importante intervento, grazie al supporto di due privati, dell’Immacolata Concezione di Girolamo Genga, la grande pala che verrà restaurata nel laboratorio di restauro della Pinacoteca. Prima di Natale partirà un’iniziativa online con i nuovi podcast realizzati da Leonardo Piccinini e Ottavia Casagrande e donati all’Associazione. Sono quattro racconti di quattro figure importanti legate a Brera, da Giuseppe Bossi, il creatore della Pinacoteca e Francesco Hayez, la grande pittura romantica, Fernanda Wittgens che salvò e riaprì Brera dopo la guerra a Vanessa Beecroft, artista contemporanea che è uscita proprio dall’Accademia di Brera”.

 

L’obiettivo è anche quello di continuare a sostenere la politica di acquisizione di nuove opere. “E’ il core business degli Amici” Si riuscì addirittura con un Caravaggio, invece purtroppo “per la tavola di Donato de’ Bardi andata all’asta da Christie’s in settembre per pochi soldi, non abbiamo potuto concorrere all'acquisizione”. Chi invece è riuscito a “riportare a casa” un oggetto straordinario, pubblicato sul catalogo di una nota casa d’aste, è il Museo Poldi Pezzoli. Stava per andare all’incanto il monumentale stemma gentilizio Poldi Pezzoli in bronzo fuso trafugato il 3 dicembre 1946, durante l’apertura del cantiere per la ricostruzione postbellica del palazzo, che aveva subito danni gravissimi durante il secondo conflitto mondiale. Ora svetta sull’arco d'ingresso dello Scalone Antico e dà il benvenuto ai visitatori. Appassionati, insieme, si può.