Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana

Redazione

Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale

Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare qui dalle ventitré di venerdì)

 


 

La mia vita col mostro – L’indignazione necessaria per mettersi al riparo e l’attrazione segreta verso la spietatezza. Tra Woody Allen, Nabokov e i tormenti di una madre che vorrebbe tenere insieme tutto – di Annalena Benini

 

Più Sgarbi di così – Ha fatto proiettare un docufilm sul generale Mori all’Assemblea regionale siciliana. E l’antimafia della gogna grida allo scandalo – di Riccardo Lo Verso

 

I disoccupati dell’Apocalisse – Wall Street vola, crescono America ed Eurozona. Dove sono finiti i guru dello sfascio e del pessimismo globale? – di Stefano Cingolani

 

I protoprofughi – Quarant’anni fa il dramma dei boat people. La mobilitazione italiana, lo psicodramma nazionale francese. Un racconto a due voci ritrovato – di Giuseppe De Filippi

 

Tutto il potere in un tweet – Campagna elettorale extralarge con i 280 caratteri. A ciascuno il suo stile, ma la vera star è Calenda – di Andrea Minuz

 

Altri orizzonti del Sessantotto – Cronache di un anno che ha messo il mondo sottosopra – La grande contestazione giovanile, ma non solo. Praga e il Vietnam, il dissenso, i fermenti nella chiesa, il sesso, il cinema, la Luna. Notizie, che a volte non si direbbero di mezzo secolo fa, da un libro in forma di almanacco – di Roberto Raja

 

Le stanze vuote di un amore – La malattia, la morte e la lingua della letteratura per affrontare il dolore. Un racconto di Yari Selvetella – di Nadia Terranova

 

Architetto di stato – La poetica degli oggetti (sua la lampada Tizio) e la grandeur museale-istituzionale. De Lucchi, molto più che un designer – di Michele Masneri

 

Neapolitan pride – C’è Gomorra con la paranza dei piccoli violenti, ma ci sono anche le madri coraggio e un sarto che a testa alta scherza con le t-shirt – di Fabiana Giacomotti

 

Nuovo Cinema Mancuso, una pagina con le recensioni di Mariarosa Mancuso sulle ultime uscite nelle sale

 

L’inquisizione digitale – A questo confessionale non è ammesso perdono dei peccati.  E’ il cyber-stalinismo in grado di annientare anche un premio Nobel. Ecco il nuovo ordine morale che rischia di sovvertire la società liberale – di Giulio Meotti

Di più su questi argomenti: