Saverio Lodato, durante la trasmissione Atlantide (Screenshot da La7)

L'intervento

Penalisti in difesa di Fiandaca contro Lodato

Il Consiglio direttivo dell'Associazione italiana dei professori di diritto penale esprime massima disapprovazione per l’attacco rivolto al professar Fiandaca, associato mediante un riferimento non nominativo ma chiarissimo alla "borghesia mafiosa"

Al direttore - Nell’articolo pubblicato il 21 gennaio sul vostro quotidiano, a firma di Luciano Capone, si fa riferimento a una intervista televisiva rilasciata dal giornalista Saverio Lodato, che ricondurrebbe – mediante un riferimento non nominativo ma chiarissimo – il professar Giovanni Fiandaca alla “borghesia mafiosa” per avere sviluppato una documentata riflessione critica sul noto processo sulla c.d. Trattativa Stato-mafia.

 

Nel condividere pienamente la ferma critica rivolta dal Foglio, il Consiglio direttivo dell'Associazione italiana dei professori di diritto penale esprime massima disapprovazione per l’attacco rivolto al professar Fiandaca, emerito di diritto penale, maestro di generazioni di allievi, studioso tra i più insigni, da sempre esempio di rigore metodologico ed imparzialità scientifica. I giudizi espressi nei suoi confronti costituiscono un attacco intollerabile alla libertà di manifestazione del pensiero e di ricerca scientifica, valori che occupano un molo basilare in una società democratica. 

 

Marco Pelissero (Università degli Studi di Torino), Giuliano Balbi (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Luigi Foffani (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Alberto Gargani (Università di Pisa), Vittorio Manes (Alma Mater Studiorum - Università di Bologna), Enrico Mezzetti (Università degli Studi Roma Tré), Rosaria Sicurella (Università degli Studi di Catania)

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