(foto LaPresse)

La buona notizia di Cantone a Perugia

Redazione

La saggia trasversalità di una nomina e una lezione contro il metodo Di Matteo

Raffaele Cantone, già presidente dell’Autorità anticorruzione, è stato nominato dal Consiglio superiore della magistratura procuratore di Perugia, funzione particolarmente importante perché alla procura del capoluogo umbro compete indagare sulla magistratura romana, quindi anche sul caso dell’ex presidente dell’Associazione magistrati Luca Palamara. La votazione è stata contrastata, i voti a favore di Cantone sono stati 12, al procuratore aggiunto di Salerno Luca Masini ne sono andati 8, mentre 4 sono stati gli astenuti. Gli argomenti di chi sosteneva Masini sono stati in gran parte di tipo istituzionale, basati sulla sua maggiore anzianità come pubblico ministero e sul fatto che come procuratore aggiunto Masini avrebbe più esperienza direttiva. Diversa, invece, è stata l’obiezione di Nino Di Matteo, che ha sottolineato criticamente il fatto che Cantone era stato proposto alla presidenza dell’Anac dal governo Renzi, il che lascerebbe supporre una qualche indulgenza di Cantone nei confronti di Luca Lotti, l’ex ministro renziano implicato, stando alle intercettazioni, nei traffici di Palamara.

 

E’ evidente che si tratta di un processo alle intenzioni, della solita logica del sospetto, priva di qualsiasi base concreta. Il lavoro di Cantone sarà assai difficile, in una situazione intricata e quindi bisognerà attendere le sue decisioni per esprimere una valutazione. Sulle sue capacità di indagine, invece, parla la sua storia, dall’identificazione della pericolosità dei Casalesi quando ancora nessuno (nemmeno Saviano) se ne occupava, al modo equilibrato con cui ha condotto l’Autorità anticorruzione (nonostante le esondazioni dell’Anac). Si può anche tener conto del fatto che la sua nomina sarebbe stata impossibile se fosse in vigore la riforma proposta da Alfonso Bonafede – un buon argomento per considerare la riforma non buona e la nomina azzeccata. Anche il carattere trasversale della scelta di Cantone, eletto dai togati di sinistra ma anche dai “laici”, compresi quelli di centrodestra, sembra un’eccezione positiva alla logica correntizia che domina il Csm, e anche questa è una caratteristica interessante che va considerata nell’esprimere a Cantone l’augurio di buon lavoro.

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