Sabino Cassese (foto LaPresse)

Così Cassese processa l'Autorità anticorruzione

Marianna Rizzini

Il giurista e giudice emerito della Corte costituzionale dice la cosa che molti in privato pensano e non tutti pubblicamente dichiarano: “Uno spettro si aggira per l’Italia, l’Anac”.

Roma. A un convegno di avvocati, alla Camera amministrativa romana, si parla di Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione diretta da Raffaele Cantone, e di contratti pubblici, direttive europee e appalti. A un certo punto il giurista e giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese dice la cosa che molti in privato pensano e non tutti pubblicamente dichiarano: “Uno spettro si aggira per l’Italia, l’Anac”, scherza Cassese, che però poi mette punto per punto alla sbarra quello che chiama “il gendarmone” Anac, organismo anticorruzione così “sovraccarico”, da un lato, e così poco “indipendente” dall’altro (poco indipendente dai governi di fatto, anche se magari non nelle intenzioni).

 

Deve fare troppo per poter davvero funzionare, l’Anac, e in materie troppo diverse, dice in sostanza Cassese, che dubita anche della reale funzione di “deterrenza” dell’Autorità, “un ossimoro” nella sua natura di organismo flessibile ma con poteri che in qualche modo dovrebbero essere vincolanti. Come combattere la corruzione con un’Autorità che soffre di tale “inadeguatezza strutturale”? Cantone intanto, dalla Campania, parlando di corruzione dice: “Difficile farla emergere, nessuno denuncia”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.