Immagini dal fronte

Le ferite aperte dei soldati che resistono a Mariupol

I reduci nella pancia dell'acciaieria Azovstal, ultimo baluardo della resistenza ucraina

Redazione

"L'intero mondo civile deve vedere". I soldati del battaglione ucraino e ultranazionalista Azov hanno sempre scelto di comunicare i loro messaggi in maniera incisiva. Ora sui loro canali Telegram riversano le immagini crude e senza filtri dell'inferno da cui parlano: a Mariupol si combatte senza sosta dall'inizio dell'assedio russo.

  

  

Il 9 maggio i soldati asserragliati nell'acciaieria Azovstalultimo baluardo della resistenza ucraina nella città portuale al sud del paese, hanno richiamato il presidente Volodymyr Zelensky per dirsi disposti a morire pur di non lasciare la città in mano ai russi. Coi quali "non si tratta", hanno detto dalle trincee. 

 

  

La Russia sta strangolando i principali porti ucraini e ambisce a togliere all’Ucraina l’accesso al mare e ridurre non soltanto le sue capacità economiche, ma anche gli approvvigionamenti di altri paesi che dipendono dai rifornimenti di Kyiv per grano, mais ma anche per materie prime. Bloccando Mariupol, dove continuano i bombardamenti contro l’acciaieria Azovstal, e Odessa, la Russia sta comprimendo le capacità economiche dell’Ucraina, mentre intensifica la pressione sui confini: a est dalla Russia; da ovest tramite la Transnistria e da nord tramite la Bielorussia che ieri ha schierato nuovi uomini.

 

   

Le immagini postate dai militari ucraini su Telegram ritraggono i soldati feriti: alcuni hanno perso un arto, altri hanno profonde cicatrici sul volto. Nei sotterranei dell'acciaieria, raccontano, si vive "in condizioni completamente antigieniche, con ferite aperte fasciate con resti di bende non sterili, senza i farmaci necessari e neanche il cibo".

  

"I militari che vedete nella foto e altre centinaia nello stabilimento di Azovstal hanno difeso l'Ucraina e l'intero mondo civile con gravi ferite a scapito della propria salute" scrivono gli uomini al fronte. "L'Ucraina e la comunità mondiale non sono ora in grado di proteggerli e prendersi cura di loro?". E concludono: "Chiediamo l'immediata evacuazione dei militari feriti nei territori controllati dall'Ucraina, dove saranno assistiti e forniti di cure adeguate".

  

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