Europa Ore 7

L'Ue affronta l'inverno in piena crisi energetica

David Carretta

I contratti Ttf olandesi, che servono da riferimento per il mercato dell'Ue, sono cresciuti di oltre il 20 per cento, superando quota 182,5 euro per megawatt ora per le forniture a gennaio

Tra tensioni geopolitiche alimentate dalla Russia, problemi alle centrali nucleari francesi, chiusura dei reattori tedeschi e il rischio di mesi più freddi del solito, l'Unione europea è entrata nella stagione invernale dovendo fare i conti con una vera e propria crisi energetica. Ieri, primo giorno d'inverno, il prezzo all'ingrosso del gas ha raggiunto nuovi livelli record, dopo che si sono interrotte le forniture dalla Russia alla Germania attraverso il gasdotto Yamal. I contratti Ttf olandesi, che servono da riferimento per il mercato dell'Ue, sono cresciuti di oltre il 20 per cento, superando quota 182,5 euro per megawatt ora per le forniture a gennaio. La Francia, che ha chiuso quattro reattori per problemi di manutenzione, è stata costretta a importare energia e a riaccendere le centrali a petrolio. In alcuni paesi i timori di blackout potrebbero concretizzarsi nelle prossime settimane. L'impatto va ben oltre la luce o le caldaie accese nelle case. E' tutta l'economia dell'Ue che subirà le conseguenze dell'aumento del prezzo dell'energia, nel momento in cui è già messa a dura prova dalla variante Omicron e dalle nuove restrizioni imposte dai governi.

 

Oggi il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, scenderà in sala stampa per illustrare la proposta della Commissione sulla tassazione minima per le multinazionali. Ma è probabile che Gentiloni sia costretto a rispondere a domande anche sulle conseguenze economiche delle restrizioni per Omicron e del prezzo dell'energia. Come racconta il Financial Times, il prezzo del gas in Europa è diventato talmente alto che alcune navi cisterna di gas naturale liquefatto (Lng) che navigavano verso l'Asia hanno cambiato rotta, mettendo la prua in direzione dell'Ue. Per alcuni settori industriali i costi energetici, che si aggiungono ai problemi alla catena di approvvigionamento, stanno diventando insostenibili. Non è solo l'acciaio o l'auto. Anche l'agricoltura e l'alimentare potrebbero essere colpiti per l'aumento del prezzo dei fertilizzanti. A febbraio, quando la Commissione presenterà le sue previsioni economiche invernali, il quadro potrebbe essere molto meno roseo per la zona euro e l'Ue delle stime di novembre.

 

La crisi energetica dell'Ue sta anche gettando un'ombra sul Green deal e più in particolare “Fit for 55”, il pacchetto di misure proposto dalla Commissione per tagliare le emissioni di almeno il 55 per cento entro il 2030 e dirigersi verso la neutralità climatica entro il 2050. Sul Foglio spieghiamo che cresce l'opposizione degli stati membri a una delle principali proposte di “Fit for 55”: l'estensione del sistema di scambio di emissioni Ets a riscaldamento per gli immobili e carburanti per i trasporti, che comporterebbe un aumento significativo delle bollette per le famiglie. A guidare la rivolta è la Polonia. Ma dietro Varsavia c'è una maggioranza di paesi – compresa la Francia che avrà la presidenza di turno dell'Ue - che è contraria o scettica su questa misura fortemente voluta dalla Germania. Il problema di fondo è che diversi governi sospettano la Commissione di aver costruito un Green deal su misura tedesca. Ma, a differenza di Berlino, non hanno le risorse per far fronte agli investimenti necessari o introdurre misure sociali per compensare l'aumento della bolletta.

 

Nel frattempo ieri la Commissione ha approvato la nuova disciplina sugli aiuti di stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia. L'orribile acronimo bruxellese è CEEAG, che ha come obiettivo di allineare la politica sugli aiuti di stato agli obiettivi del Green deal. "L'Europa avrà bisogno di una quantità considerevole di investimenti sostenibili per sostenere la transizione verde. Sebbene una quota significativa verrà dal settore privato, il sostegno pubblico contribuirà a garantire che la transizione verde avvenga in tempi rapidi", ha detto la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager.

 

La disciplina CEEAG estende le categorie di investimenti e tecnologie che gli stati membri possono sostenere con aiuti pubblici a tutte le tecnologie in grado di raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Le regole allargano le eccezioni sugli aiuti per la prevenzione o la riduzione dell'inquinamento non dovuto ai gas serra (inquinamento acustico, efficienza delle risorse e economia circolare, biodiversità e riparazione di danni ambientali). Infine, ci sarà più margine per gli stati per sgravi da prelievi sull'energia elettrica per gli utenti a forte consumo energetico per limitare il rischio di delocalizzazioni di determinati settori in luoghi in cui le discipline ambientali sono assenti o meno ambiziose. Problema: se alcuni progetti sul gas sono inclusi nella disciplina CEEAG, il nucleare è totalmente escluso. La Francia e altri non saranno contenti di dover rispettare le normali regole sugli aiuti di stato.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 22 dicembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

La Commissione aggiorna il Certificato Covid dell'Ue - La Commissione ieri ha adottato un atto delegato per armonizzare in tutta l'Ue le norme e la durata del Certificato Covid dell'Ue. La decisione, che entrerà in vigore il primo febbraio, prevede un periodo obbligatorio di nove mesi (270 giorni) per l'accettazione dei certificati di vaccinazione ai fini dei viaggi all'interno dell'Ue. Gli stati membri non potranno prolungare o abbreviare il periodo di 270 giorni. “Questo darà  certezza ai cittadini che sapranno per quanto tempo potranno usare il Certificato vaccinale”, ha detto un portavoce della Commissione. La Commissione ha anche adeguato le norme per la codifica dei certificati di vaccinazione ai booster, per fare in modo che i certificati distinguano il completamento del ciclo primario dalla dose di richiamo. Le nuove norme sul periodo di accettazione dei certificati di vaccinazione si applicano ai fini dei viaggi. Quando introducono disposizioni diverse per l'uso dei certificati a livello nazionale, gli stati membri sono incoraggiati ad allinearle a queste norme per fornire certezza ai viaggiatori e ridurre le perturbazioni. Ma la Commissione non intende richiamare all'ordine i paesi, come l'Italia, che stanno attualmente mettendo in discussione il Certificato Covid dell'Ue con l'imposizione di test ai vaccinati. “Le diverse restrizioni ai viaggi sono una questione diversa”, ha detto il portavoce: “E' una risposta di emergenza in una situazione chiara su variante Omicron che alcuni stati membri hanno adottato”.

 

Il lockdown dei Paesi Bassi mette a rischio il Belgio - I Paesi Bassi stanno fornendo un altro esempio, oltre agli obblighi di test e quarantena per i viaggiatori, di come misure unilaterali per combattere il coronavirus possano avere un impatto negativo su altri stati membri dell'Ue. Dopo aver imposto un lockdown duro con la chiusura di tutte le attività essenziali, il premier Mark Rutte ieri ha lanciato un appello ai suoi cittadini “a non attraversare la frontiera per andare al ristorante” in Belgio o in Germania. “Non andate a fare shopping a Colonia o Anversa”, ha detto Rutte in Parlamento. Il turismo trasfrontarliero degli olandesi che vogliono aggirare il lockdown rischia di aggravare la situazione epidemiologica in Belgio. Oggi il governo belga si riunisce per valutare nuove restrizioni di fronte a Omicron. Il gruppo di esperti che consiglia il governo sta mettendo la pressione per adottare un approccio molto più duro dell'attendismo seguito finora, per esempio con la chiusura di bar e ristoranti alle otto di sera.

 

Restrizioni svedesi in Svezia - Il primo ministro svedese, Magdalena Andersson, ieri ha annunciato la reintroduzione di alcune restrizioni per far fronte alla variante Omicron, ma si è lontani da lockdown e coprifuoco. Il governo svedese ha chiesto di generalizzare lo smart working, mentre bar e ristoranti saranno costretti a fare solo servizio ai tavoli. "Dobbiamo prenderci tutti le nostre responsabilità e adattarci alla nuova realtà", ha detto Andersson: "Capisco che molti siano stanchi di tutto questo, lo sono anch'io, ma adesso c'è una nuova variante del virus e questo significa che siamo in una nuova situazione".

 

Omicron abbatte la fiducia dei consumatori - I rischi legati dalla variante Omicron e l'introduzione di nuove restrizioni in diversi stati membri stanno iniziando ad aver un impatto significativo sugli indicatori economici. A dicembre l'indice della fiducia dei consumatori ha perso 1,5 punti nell'area euro e 1,4 punti nell'Ue a 27 rispetto a novembre, secondo la stima pubblicata ieri dalla Commissione. A quota -8,3 punti per l'area euro e -9,6 punti per l'Ue, l'indice è ben al di sotto dei suoi livelli pre pandemia, anche se rimane leggermente sopra la media di lungo periodo.

 

La Bulgaria sceglie una Fauci per i vaccini - Sul Foglio Micol Flammini oggi spiega come il nuovo primo ministro bulgaro vuole affrontare la pandemia: stimoli sì vax. Kiril Petkov ha scelto la virologa Radka Argirova come Fauci bulgara. Settantasette anni, competente e decisa, Argirova ha denunciato il traffico di certificati vaccinali falsi nel suo paese e continua a ripetere: vaccinatevi.
 

Orbán esclude un gruppo della destra sovranista fino alle elezioni in Francia - Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ieri ha tenuto una lunga conferenza stampa a cui hanno preso parte anche giornalisti stranieri. Molti i temi affrontati: dai migranti agli scandali di corruzione che toccano il suo governo, oltre alle elezioni della prossima primavera. Orbán ha anche risposto a chi gli chiedeva delle prospettive di creare un nuovo gruppo sovranista al Parlamento europeo: non ci sarà almeno fino alle elezioni presidenziali in Francia di maggio.

Orbán non rispetterà le sentenze della Corte dell'Ue sui migranti - Nella sua conferenza stampa di ieri, Orbán ha anche annunciato che non intende rispettare le sentenze della Corte di giustizia dell'Ue su migranti e richiedenti asilo. "Manterremo il regime esistente, anche se la Corte europea ci ha ordinato di cambiarlo", ha detto il premier ungherese: "non faremo nulla per cambiare il sistema di protezione delle frontiere".
 

L'uomo dei soldi di Zemmour lavora per la Commissione - Lo scoop è di Politico.eu: uno degli uomini al cuore della campagna elettorale di Eric Zemmour in Francia lavora al Servizio giuridico della Commissione europea. Si tratta di Vincent Uher, funzionario pubblico francese al servizio dell'esecutivo comunitario dal settembre 2020 come esperto nazionale distaccato. Secondo Politico, da ottobre Uher è a capo dell'associazione che finanzia il partito che sostiene Zemmour alle presidenziali.
 

Nuovo zar britannico per la Brexit, vecchia posizione sull'Irlanda del nord - Il ministro britannico degli Esteri, Liz Truss, che ha ereditato da David Frost la responsabilità della gestione dei rapporti con l'Ue dopo la Brexit, ieri ha detto che il Regno Unito non cambia posizione sul Protocollo irlandese. "Vogliamo una relazione costruttiva con l'Ue", ma "la posizione del Regno Unito non è cambiata", ha detto Truss, dopo aver parlato con il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic. "Abbiamo bisogno di un flusso libero (di merci) tra Gran Bretagna e Irlanda del nord, la fine del ruolo della Corte di giustizia dell'Ue come arbitro finale delle dispute tra noi e risolvere altre questioni", ha detto Truss: "Se non accadrà, siamo pronti ad attivare l'articolo 16" del Protocollo (cioè sospenderlo unilateralmente). Sefcovic si è limitato a un tweet per dire che vuole lavorare verso "un'intesa conclusiva con il Regno Unito sulle soluzioni pratiche per gli attori dell'Irlanda del nord. La posizione dell'Ue è conosciuta. Il nostro obiettivo è stabilità e prevedibilità".

 

Accade oggi in Europa

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: conferenza stampa del commissario Gentiloni sulla proposta un livello minimo di imposizione per le multinazionali e sulla proposta per combattere le società di comodo

– Commissione: conferenza stampa del commissario Hahn sulla proposta sulle nuove risorse proprie

– Consiglio: riunione del Coreper

– Eurostat: prezzi agricoli nel 2021; dati sulla biodiversità nel 2020; dati sull'asilo fino a settembre 2021