Europa Ore 7

Il nuovo inizio europeo di Scholz comincia a Parigi

La Commissione alza i toni con la Cina: Dombrovskis e Borrell difendono la cooperazione con Taiwan. Lo strumento anti coercizione economica, la corsa europea per dare casa ai nomadi digitali e l'Antitrust dell'Ue che impone la concorrenza delle fake news

David Carretta

Sull'Europa il contratto di coalizione è promettente a parole, l'obiettivo di un'Ue federale è chiaramente indicato. Francia e Germania si trovano su sponde opposte su vari dossier; basti pensare all'inserimento del nucleare nella tassonomia per gli investimenti sostenibili o alla riforma del mercato unico dell'energia

Olaf Scholz ieri ha promesso “un nuovo inizio” per la Germania nel suo primo giorno come cancelliere della Repubblica federale tedesca. E non c'è dubbio che la fine dell'era di Angela Merkel segni una svolta a Berlino, malgrado il socialdemocratico Scholz si presenti come il cancelliere della continuità del merkelismo. Il programma della coalizione “semaforo” e la presenza dei Verdi e dei liberali della Fdp al governo dovrebbero portare al superamento dell'inerzia riformatrice che ha contraddistinto i 16 anni di governo Merkel sul piano interno. Sul Foglio Daniel Mosseri spiega le tre sfide che ha di fronte Scholz. Ma ci sarà un nuovo inizio anche per l'Ue?

 

Sull'Europa il contratto di coalizione è promettente a parole. Viene rotto il tabù della riforma dei trattati, che ha paralizzato gli avanzamenti istituzionali dal “no” al trattato costituzionale europeo nel referendum in Francia del 2005, cioè dall'inizio dell'era Merkel. L'obiettivo di un'Ue federale è chiaramente indicato. Coincidenza fortunata: dal primo gennaio la Francia sarà presidente di turno del Consiglio dell'Ue ed Emmanuel Macron intende fare dell'Europa uno dei temi della campagna per le presidenziali. Ma il diavolo è nei dettagli. E il primo dettaglio è che il “nuovo inizio” comincia con una vecchia tradizione. Il primo viaggio di Scholz sarà a Parigi. Solo poi il nuovo cancelliere andrà a Bruxelles.

 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ieri ha pubblicato un tweet per ringraziare Merkel "di non aver mai dimenticato le lezioni della Storia, di aver fatto tanto per noi, con noi, per fare avanzare l'Europa". Poi ha dato appuntamento a Olaf Scholz venerdì a Parigi per "scrivere insieme" il seguito della costruzione europea "per i francesi, per i tedeschi, per gli europei". Né Macron né Scholz sembrano disposti a rinunciare alla supremazia franco-tedesca sul resto dell'Ue. Sarà solo dopo aver incontrato il presidente francese che il nuovo cancelliere volerà a Bruxelles per vedere la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e quello del Consiglio europeo, Charles Michel. I cancellieri cambiano, ma non le vecchie abitudini.

 

Francia e Germania si trovano su sponde opposte su vari dossier. Basti pensare all'inserimento del nucleare nella tassonomia per gli investimenti sostenibili o alla riforma del mercato unico dell'energia. O ancora la mancanza di entusiasmo di Berlino per la Difesa europea. Paradossalmente la revisione del Patto di stabilità e crescita è un terreno di intesa più semplice. Come spiega il Financial Times, il nuovo ministro delle Finanze, il leader dei liberali Christian Lindner, ieri ha aperto alla possibilità di dare più spazio a “crescita e investimenti”.

 

Molti analisti, che dubitano di una reale volontà di mettersi alle spalle il merkelismo, si chiedono chi farà la politica estera ed europea della Germania: Scholz alla cancelleria oppure la leader dei Verdi, Annalena Baerbock, al ministero degli Esteri? La risposta è semplice: il cancelliere. La buona notizia per l'Ue è che Scholz ha scelto Jörg Kukies come primo consigliere per gli affari economici e finanziari e come sherpa per gli affari europei e internazionali. Kukies era già stato, come sottosegretario alle Finanze dal 2018, lo sherpa (e sostituto) di Scholz all'Eurogruppo e all'Ecofin. Con un passato a Goldman Sachs, Kukies ha una profonda conoscenza dei meccanismi dell'Ue, è stato uno degli architetti del Recovery fund ed è particolarmente apprezzato dall'establishment brussellese.

 

Il grande interrogativo è fino a che punto Scholz sarà disposto a rompere con il merkelismo su Cina e Russia, che ha condizionato le scelte dell'Ue di fronte alla crescente aggressività di Xi Jinping e Vladimir Putin. A Bruxelles molti scommettono sulla continuità. Il primo test è la richiesta del presidente americano, Joe Biden, di fermare Nord Stream 2 in caso di aggressione della Russia all'Ucraina. Intanto, Biden ha fatto una concessione merkeliana a Putin: un possibile vertice con quattro leader di grandi paesi Nato per discutere delle sue preoccupazioni.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 9 dicembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

La Commissione alza i toni con la Cina per il boicottaggio della Lituania - La Commissione europea ieri ha presentato la sua proposta per introdurre uno strumento anti coercizione economica che dovrebbe essere utilizzato per reagire con sanzioni commerciali alle pressioni economiche di paesi terzi che vogliono condizionare le politiche dell'Ue o dei suoi stati membri. E il vicepresidente, Valdis Dombrovskis, ha compiuto l'inusuale gesto di annunciare la possibilità di usarlo contro la Cina. La ragione è la decisione di Pechino di cancellare la Lituania dal suo sistema doganale come rappresaglia per l'apertura di un ufficio di rappresentanza di Taiwan a Vilnius. Nel caso cinese "chiaramente ci può essere una ragione per valutare se questo costituisce coercizione economica e se questo strumento è applicabile", ha detto Dombrovskis.

 

Dombrovskis e Borrell difendono la cooperazione con Taiwan - Dopo la conferenza stampa sullo strumento anti-coercizione economica, Dombrovskis ha pubblicato una dichiarazione con l'Alto rappresentante, Josep Borrell, per difendere la Lituania e dire che "l'Ue è pronta a opporsi a tutti i tipi di pressione politica e misure coercitive applicate contro qualsiasi stato membro. Lo sviluppo delle relazioni bilaterali della Cina con i singoli stati membri dell'Ue ha un impatto sulle relazioni complessive Ue-Cina". Dombrovskis e Borrell hanno minacciato un ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio. Altro fatto inusuale, nel comunicato è chiaramente menzionato Taiwan. "L'Ue mantiene l'impegno a favore della sua politica della Cina unica e riconosce il governo della Repubblica popolare cinese come l'unico governo della Cina". Ma "nel quadro di questa politica di lunga data, l'Ue proseguirà la cooperazione e gli scambi con Taiwan nei settori di interesse comune".

 

Lo strumento anti coercizione economica vale anche per la Russia - Dombrovskis non ha citato solo la Cina come potenziale bersaglio dello strumento anti coercizione economica. Durante la conferenza stampa di ieri gli abbiamo chiesto della Russia, che usa il gas come arma politica. Ecco la risposta del vicepresidente della Commissione: “Una situazione in cui un paese terzo restringe o minaccia di restringere forniture di gas come strumento per influenza il processo decisionale dell'Ue potrebbe potenzialmente qualificarsi” per lo strumento anti coercizione economica. Come funziona lo strumento anti coercizione economica? L'obiettivo è la deterrenza. Dovrebbe essere utilizzato solo in ultima istanza dopo negoziati diretti, mediazioni e arbitrati. L'Ue potrebbe imporre dazi su merci e servizi, misure restrittive su proprietà intellettuale e investimenti esteri, restrizioni all'accesso al mercato dell'Ue. Spetta alla Commissione proporre di usare lo strumento anti coercizione e gli stati  membri potrebbero opporsi con una maggioranza qualificata. Ma il nuovo regolamento deve essere negoziato da Consiglio dell'Ue e Parlamento europeo. E dentro il Consiglio dell'Ue diversi stati membri hanno sollevato obiezioni sulla sua compatibilità con le regole della Wto e sull'eccessivo potere che la Commissione attribuisce a sé stessa.

 

La Commissione vuole tutti i rider assunti come dipendenti - Oggi la Commissione presenterà una proposta di direttiva per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali. In sostanza, l'obiettivo è che tutti i rider vengano assunti dalle piattaforme come lavoratori dipendenti. Ma il tema è altamente controverso, e non solo perché le politiche del lavoro sono di competenza nazionale. Lo dimostra anche una sentenza del tribunale del lavoro di Bruxelles che ha stabilito che non è necessario riclassificare in contratto di lavoro dipendente il rapporto tra i rider e Deliveroo, respingendo le richieste dell'Ufficio nazionale di previdenza sociale, dei sindacati e di alcuni ex corrieri. Per il tribunale di Bruxelles i rider sono lavoratori autonomi e non c'è un vincolo di subordinazione perché non sono “limitati nella libertà di organizzare il loro lavoro" e non c'è "alcun elemento rivelatore dell'esercizio concreto del potere gerarchico" da parte della piattaforma.

 

La corsa europea per dare casa ai nomadi digitali - Oggi è giovedì ed esce il nuovo numero della rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini spiegano la corsa degli stati membri dell'Ue per dare casa ai nomadi digitali. Chi sono? Lavoratori spesso giovani, abituati a viaggiare, a lavorare da remoto in posti diversi dalla loro nazione, spesso liberi professionisti, con istruzione superiore alla media e molto digitalizzati. Visti speciali sono stati introdotti in Francia, Spagna, Grecia, Croazia, Malta, Portogallo, Germania, Estonia, Repubblica ceca e Romania. I requisiti richiesti per dare il visto da nomade variano di paese in paese, ma l'obiettivo è uguale per tutti: attirare nuovi lavoratori, giovani e digitalizzati, trasformare il lavoro da remoto non in un costo da pandemia ma in un valore aggiunto.

 

Nessun caso grave di Omicron nell'Ue (ma occhio alla Danimarca) - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ieri ha annunciato che finora sono stati registrati 337 casi confermati di variante Omicron nell'Ue e nello spazio economico europeo. L'Ecdc ha sottolineato che "tutti i casi per cui l'informazione è disponibile sulla gravità sono o asintomatici o leggeri. Nessun decesso è stato registrato tra questi casi finora". Il problema è che i dati dell'Ecdc non sono aggiornatissimi. La Danimarca ieri ha annunciato 569 casi di Omicron, tra cui sei persone ricoverate in ospedale e la chiusura delle scuole dal 15 dicembre al 15 gennaio per evitare la diffusione della nuova variante. Il governo di Copenaghen ha deciso restrizioni per la vita notturna, ha ridotto la validità del Green pass a 7 mesi e ha raccomandato lo smart working. La sola vera buona notizia è che Pfizer-BioNTech ha annunciato che, se due dosi potrebbero non essere sufficienti per proteggere contro l'infezione della variante, la terza dose dovrebbe restaurare la protezione contro Omicron.


L'Antitrust dell'Ue impone la concorrenza delle fake news - Ieri Italia Oggi ha annunciato che dopo aver abolito il Natale "l'Europa vuole vietare vino e birra". La realtà ovviamente è un'altra. Il titolo è falso. Un po' stanchi di dover spiegare ciò che non è spiegabile (salvo qualche clic in più) sul Foglio ci siamo permessi di commentare la non notizia con un nostro scoop: l'Ue ha introdotto un regolamento che ha abolito l'intelligenza, una direttiva che vieta di conoscere il valore delle risoluzioni del Parlamento europeo e una decisione antitrust che impone la concorrenza delle fake news. Morale: non fatevi ingannare dai titoli.

 


Accade oggi in Europa

– Presidenza francese del Consiglio dell'Ue: conferenza stampa del presidente Macron per presentare il programma

– Consiglio Giustizia e Affari interni (sessione Interni)

– Consiglio Trasporti

– Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il presidente francese, Emmanuel Macron, e partecipa al Summit for Democracy organizzato dal presidente degli Usa, Joe Biden

– Commissione: la presidente von der Leyen partecipa al Summit for Democracy organizzato dal presidente degli Usa, Joe Biden

– Servizio europeo di azione esterna: conferenza stampa dell'Alto rappresentante Borrell con il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Dombrovskis e Schmit sulla direttiva per migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali

– Commissione: il vicepresidente Timmermans incontra l'inviato speciale per il Clima degli Usa, John Kerry

– Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattito con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e i commissari Sefcovic, Simson e McGuinness)

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al Financial Times Global Boardroom

– Parlamento europeo: conferenza stampa del Sassoli con il premier francese, Jean Castex, a Parigi

– Parlamento europeo: riunione della conferenza dei presidenti con il governo francese in vista del semestre di presidenza del Consiglio dell'Ue della Francia

– Agenzia europea dei medicinali: conferenza stampa sul Covid-19

– Corte di giustizia dell'Ue: conclusioni dell'Avvocato generale sull'abuso di posizione dominante di Enel nel mercato dell'elettricità in Italia

– Eurostat: dati sul trasporto marittimo nel 2020