Europa Ore 7

Le previsioni dell'Ue sulla primavera economica

Il commissario Gentiloni ha già anticipato una crescita molto forte da qui alla fine dell'anno. L'industria è il motore del pil, da luglio cominceranno ad arrivare i soldi del Recovery e gli stimoli prenderanno il posto degli stabilizzatori automatici

David Carretta

La prima discussione avverrà tra i governi dell'Ue e riguarda la riattivazione delle regole Patto di stabilità e crescita dopo che la clausola di salvaguardia generale ha sospeso i limiti su deficit e debito e gli obblighi di risanamento di bilancio. La seconda discussione sarà tra i governatori della Banca centrale europea nella loro riunione di giugno

Come ogni anno a maggio è tempo di previsioni economiche e quelle di primavera della Commissione dovrebbero finalmente annunciare bel tempo, grazie alle campagna di vaccinazione che dovrebbe consentire alla Zona euro e all'Unione europea di mettersi alle spalle la crisi del Covid-19. Paolo Gentiloni scenderà in sala stampa alle 11 di questa mattina. Il commissario all'Economia ha già anticipato una crescita molto forte di qui alla fine dell'anno. L'industria continua a essere il motore del Pil, con una situazione paradossale: il settore manifatturiero sta soffrendo per la mancanza di materie prime sui mercati globali. Il settore dei servizi dovrebbe finalmente riprendersi per le riaperture di ristoranti e frontiere. In molti sperano che i consumatori sceglieranno di spendere quello che hanno risparmiato durante le chiusure del Covid-19. Da luglio inizieranno ad arrivare anche i soldi del Recovery fund e gli stimoli veri prenderanno il posto degli stabilizzatori automatici. Bloomberg ieri ha perfino ipotizzato che l'Europa possa superare gli Stati Uniti in termini di crescita economica. Gli economisti di Goldman Sachs ritengono che il Pil della zona euro crescerà del 13 per cento entro il terzo trimestre contro il 10,5 per cento dell'America nel secondo trimestre.

La Commissione probabilmente non sarà tanto ottimista quanto Goldman Sachs. Dopo la doppia recessione causata dal Covid-19, le sue previsioni dovrebbero essere più allineate a quelle del Fondo Monetario Internazionale, che nelle ultime stime indicava il 4,4 per cento di crescita per l'area euro nel 2021 contro il 6,4 per cento degli Stati Uniti. Il sorpasso, secondo il Fmi, semmai arriverà nel 2022. Ma le previsioni della Commissione sono destinate a condizionare due altre discussioni decisive per il futuro dell'economia europea.

La prima discussione avverrà tra i governi dell'Ue e riguarda la riattivazione delle regole Patto di stabilità e crescita dopo che la clausola di salvaguardia generale ha sospeso i limiti su deficit e debito e gli obblighi di risanamento di bilancio. La Commissione, che ha prolungato la sospensione del Patto fino a fine 2021, dovrebbe fare la sua proposta tra poche settimane, lasciando poi all'Eurogruppo e all'Ecofin il compito di prendere una decisione. La seconda discussione sarà tra i governatori della Banca centrale europea nella loro riunione di giugno: quando cominciare la retromarcia sugli acquisti di titoli del programma Pepp? Falchi e colombe hanno già avviato il dibattito con discorsi e interviste alla stampa. Ultimo in ordine di tempo è il governatore della Banca centrale francese, Francois Villeroy de Galhau, che ieri ha detto che il Pepp continuerà almeno fino al marzo 2022.

Fino al 2019 le previsioni economiche di primavera della Commissione erano attese con un certo terrore dall'Italia. Erano la base per la valutazione del Documento di economia e finanza e le raccomandazioni specifiche per paese. Uno “zero virgola” in più o in meno di disavanzo poteva portare alla richiesta di correzione o alla minaccia di procedura per deficit eccessivo. Il Covid-19, la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita e il Recovery fund hanno cambiato tutto. La Commissione ha smesso di guardare all'aggiustamento strutturale dei conti e si è concentrata sui piani nazionali di ripresa e resilienza in cui i governi hanno elencato le riforme e gli investimenti per ottenere i fondi del Recovery fund. Gentiloni e il vicepresidente Valdis Dombrovskis hanno già detto che complessivamente non ci sono problemi nei piani che sono stati già presentati, tra cui l'Italia. “Non ci sono debolezze fondamentali", ha detto Dombrovskis lunedì.

In autunno poi, dopo le elezioni in Germania, la Commissione presenterà le sue proposte per rivedere l'applicazione del Patto di Stabilità e Crescita. Ma attenzione prima di dare l'austerità per morta. La storia insegna che non è la Commissione a dettare il risanamento di bilancio per ortodossia o sadismo. Alla fine sono i mercati che determinano la direzione del vento a Bruxelles sui conti pubblici. Se dovessero mettere in dubbio la sostenibilità dei conti di un paese, il vento dell'Ue tornerebbe a soffiare verso la riduzione drastica di deficit e debiti.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 12 maggio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

L'Italia ricomincia da capo su Ue e migranti - La Commissione europea ieri ha detto di non aver ricevuto ancora “alcuna promessa specifica” per il ricollocamento in altri stati membri dei migranti sbarcati a Lampedusa negli ultimi giorni, malgrado l'appello lanciato lunedì dalla commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, a dimostrare “solidarietà” all'Italia. I contatti con gli altri 26 governi “sono in corso”, ha spiegato un portavoce della Commissione. Il sottosegretario agli Affari europei; Enzo Amendola, ha sollevato la questione durante il Consiglio Affari generali, spiegando la preoccupazione dell'Italia per le migliaia di arrivi da Libia e Tunisia e chiedendo “una risposta urgente” da parte dell'Ue. Ma il governo italiano farebbe meglio a non farsi illusioni. In termini quantitativi le relocation volontarie da parte di un gruppo di paesi volenterosi non sono una bacchetta magica. “Dal 2018 1.273 persone sono state trasferite dall'Italia verso altri stati membri”, ha detto il portavoce della Commissione. Sul Foglio spieghiamo che le richieste italiane all'Ue sono un film già visto sia in termini di solidarietà interna sia sul coinvolgimento esterno in Libia.

I numeri delle relocation dall'Italia - Dopo che Johannson ha annunciato di aver preso contatto con gli altri stati membri per dar seguito alla richiesta di solidarietà da parte del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ci siamo procurati i numeri esatti delle relocation di richiedenti asilo dall'Italia negli ultimi tre anni. Per gli sbarchi del 2018 sono avvenuti 154 trasferimenti di migranti verso altri paesi. Per quelli del 2019 le relocation sono state 901. Per il 2020 sono stati accolti da altri stati membri 210 richiedenti asilo sbarcati in Italia. Per gli sbarchi del 2021 il numero di migranti trasferiti si ferma a 8. Gli stati membri che hanno effettivamente accolto richiedenti asilo dall'Italia sono Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Portogallo e Romania. I numeri del 2020 e 2021 sono calati per due ragioni. Primo, la pandemia di Covid-19 ha rallentato il processo dei ricollocamenti per le quarantene, le difficoltà operative per realizzare le interviste con Easo (l'Ufficio europeo di assistenza sull'asilo) e con gli stati di accoglienza, e organizzare i trasferimenti. Secondo, da ottobre 2020 i paesi volontari della relocation hanno ridotto in modo sostanziale il numero di richiedenti asilo che sono disposti ad accogliere dall'Italia.

Sassoli chiede una missione di salvataggio dell'Ue, Johansson vuole bloccare le partenze - "Gli eventi nel Mediterraneo centrale dimostrano che è necessaria una forte iniziativa dell'Ue per salvare vite in mare e proteggere le persone in stato di necessità", ha detto ieri il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, dopo un incontro con l'Alto commissario per i rifugiati dell'Onu, Filippo Grandi. Ma la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, è contraria. Interrogata per l'ennesima volta sulla questione durante una conferenza stampa, Johansson ha risposto così: "E' sempre un obbligo di salvare vite in mare e non è negoziabile", ma "se si vogliono salvare vite in mare il modo migliore è prevenire le partenze".

La Commissione propone di ripulire l'Europa - La Commissione oggi presenterà un piano di azione per andare verso l'inquinamento zero nell'aria, nell'acqua e nel suolo dell'Unione europea nell'ambito del Green deal. Secondo le indiscrezioni che abbiamo raccolto, l'obiettivo sarà di ridurre i livelli di contaminazione dannosi per la salute umana o l'ecosistema naturale fino a eliminarli entro il 2050. La Commissione dovrebbe dichiarare la volontà di "fare la pace con il nostro pianeta". Il piano di azione dovrebbe includere misure contro l'inquinamento dell'aria, l'uso di pesticidi, la plastica in mare, le microplastiche con obiettivi intermedi per il 2030.

Il certificato verde digitale potrebbe cambiare nome - Ieri si è svolto il secondo negoziato formale, il cosiddetto “trilogo”, tra la presidenza portoghese del Consiglio dell'Ue e il Parlamento europeo sul certificato verde digitale che dovrebbe facilitare la libera circolazione delle persone vaccinate o con test negativo al Covid-19. Dopo una discussione al Consiglio Affari generali, il ministro per gli Affari europei del Portogallo, Ana Paula Zacarias, ha lasciato intendere che il nome del certificato potrebbe cambiare. Il Parlamento europeo ha proposto di ribattezzarlo "Certificato UE Covid-19". Al Consiglio “sul nome non c'è stata discussione, ma quello che propone il Parlamento è un buon nome, più chiaro di quello che abbiamo ora”, ha detto Zacarias. Un compromesso sembra possibile anche sul prezzo dei test. Il Parlamento europeo chiede che siano gratuiti, ma “non possiamo imporre un prezzo”, ha spiegato Zacarias: “possiamo vedere se i prezzi dei test possono essere abbassati”. Il regolamento potrebbe prevedere il principio dei test “a buon mercato”. L'ostacolo maggiore per un accordo è la richiesta del Parlamento europeo che gli stati membri non possano più imporre quarantene e test a chi possiede il certificato.

La Commissione presenta un nuovo ricorso contro AstraZeneca - La Commissione europea ha presentato un secondo ricorso davanti al tribunale di Bruxelles contro AstraZeneca per il mancato rispetto del contratto sulla fornitura dei suoi vaccini. “Sono due procedure legali diverse”, ha spiegato un portavoce. La prima avviata nelle scorse settimane è una “ingiunzione d'emergenza” con cui la Commissione ha chiesto al giudice di “riconoscere l'urgenza della situazione e la necessità di avere rapidamente le dosi”, ingiungendo a AstraZeneca di procedere con le consegne previste. La seconda procedura è sulla “sostanza del caso” per constatare la violazione dell'accordo di acquisto anticipato, compresa la possibilità di imporre penali se AstraZeneca non consegnerà le dosi che chiede la Commissione. Ma “l'obiettivo non è ottenere soldi”, ha precisato il portavoce: “è ottenere dosi”. La Commissione ha chiesto che AstraZeneca consegni 90 milioni di dosi addizionali nel secondo trimestre, dopo i 30 milioni del primo trimestre. Il contratto originale prevedeva 120 milioni da gennaio a marzo e 180 milioni da aprile a giugno.

Il Parlamento contro le querele per intimidire i giornalisti - Il Parlamento europeo sta preparando una risoluzione per combattere la pratica delle querele e altre procedure legali contro i giornalisti e la società civile per silenziarli nel dibattito pubblico. "Vi sosterremo", ha detto Roberta Metsola, deputata europea maltese del Ppe, in un briefing con la stampa sulla risoluzione sul cosiddetto SLAPP ("strategic lawsuits against public participation"). Secondo l'eurodeputato tedesco socialdemocratico, Tiemo Wölken, "dovrebbero esserci sanzioni per chi abusa delle leggi sulla diffamazione" contro i giornalisti e la società civile.

L'acqua nel vino non lo vuole mettere la Commissione - Nella sala stampa (sempre virtuale) della Commissione ieri è piombata la polemica tutta italiana sulla possibilità che le regole dell'Ue consentano di annacquare il vino. “La Commissione ha proposto di adattare il quadro legale” per sfruttare le potenzialità del mercato del vino dealcolizzato, ha detto un portavoce: “non c'è nessun riferimento all'aggiunta di acqua. La nostra proposta non contiene nessun annacquamento del vino”, ha spiegato il portavoce. “Da dove è partita questa storia? Non lo sappiamo”, ha aggiunto la Commissione.

Il discorso della regina per il post Covid e il post Brexit - La regina Elisabetta II ieri ha elencato 25 progetti di legge che dovrebbero essere presentati dal governo di Boris Johnson per affrontare il post pandemia e il post Brexit. Il programma di BoJo è incentrato su una serie di progetti economici che dovrebbero diffondere la prosperità in tutto il paese. Ma l'opposizione laburista ha criticato l'assenza di una serie di misure. Sul Foglio Paola Peduzzi spiega che Johnson insiste sui piani per il ritorno alla normalità, compreso il ritorno agli abbracci. A proposito di Brexit, hanno fatto scalpore alcune dichiarazioni dell'ex capo negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, che vuole sospendere l'immigrazione in Francia per 3-5 anni e ridiscutere Schengen. In un editoriale Il Foglio spiega che Barnier vuole candidarsi alle presidenziali ma sta trasformando Schengen nel nuovo idraulico polacco.

 

Accade oggi in Europa

- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

- Commissione: conferenza stampa del commissario Gentiloni sulle previsioni economiche di primavera

- Commissione: conferenza stampa dei commissari Timmermans e Sinkevičius sul piano di azione per andare verso l'inquinamento zero nell'Ue

Consiglio: riunione del Coreper

- Commissione: il vicepresidente Schinas riceve l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi

- Commissione: la commissaria Johansson partecipa al Forum economico di Delfi

- Bce: riunione non-monetaria del consiglio dei governatori

- Bce: Enrico Enria partecipa al Forum economico di Delfi

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sui tax ruling di Amazon e Engie Global in Lussemburgo; sentenza sull'avviso rosso di Interpol; sentenza sugli aiuti agricoli in Grecia; conclusioni nella causa di Bank Melli Iran contro le sanzioni

- Eurostat: dati sull'energia nel 2019; dati sulla produzione industriale a marzo; dati sull'impatto del Covid-19 sulla produzione industriale a marzo; dati sull'eccesso di mortalità fino a marzo 2021

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