Europa Ore 7

La bozza sulla Conferenza per il futuro dell'Ue

Il documento si chiama "Draft Zero" ed è il frutto della mediazione della presidenza portoghese, che ha convinto i gruppi politici a fare qualche rinuncia

David Carretta

La bozza è “il frutto di equilibri legati al fatto che c'è opposizione frontale a Verhofstadt”, ci ha detto una fonte del Parlamento europeo. I comitato esecutivo dunque dovrà prendere decisioni all'unanimità, anche a costo di minare il “buon funzionamento” della Conferenza, ha spiegato la stessa fonte

Il Consiglio dell'Ue e il Parlamento europeo questa settimana dovrebbero trovare un accordo per il lancio della Conferenza sul futuro dell'Europa, dopo che il primo ministro portoghese Antonio Costa è riuscito a convincere i principali gruppi politici a rinunciare ad avere Guy Verhofstadt alla presidenza del nuovo organismo. Durante il Coreper di domani gli ambasciatori dei 27 stati membri saranno chiamati ad approvare una bozza di dichiarazione congiunta che fissa i contorni operativi della Conferenza. Giovedì toccherà alla conferenza dei presidenti del Parlamento europeo dare il via libera. La Conferenza di fatto avrà sei presidenti: una presidenza congiunta formata dai presidenti di Parlamento, Consiglio e Commissione (David Sassoli, Charles Michel e Ursula von der Leyen) affiancati da un “comitato esecutivo” con tre rappresentanti (e quattro osservatori) delle tre istituzioni. La bozza, che porta il nome di “Draft Zero” e che abbiamo potuto consultare, potrebbe subire ancora delle modifiche. Ma Costa è pronto a minacciare di far saltare la Conferenza, se non ci sarà accordo.

I presidenti dei gruppi del Ppe e di Renew, Manfred Weber e Dacian Ciolos, dovrebbero fare un ultimo tentativo per cercare di garantire a Verhofstadt un ruolo preminente nel comitato esecutivo, per esempio attribuendogli la funzione di “coordinatore”. Weber ha bisogno dei voti dei liberali per farsi eleggere presidente del Parlamento europeo nella seconda metà della legislatura. Ma il tentativo a favore dell'ex premier belga è destinato a fallire. I governi non ne vogliono dare le leve della Conferenza a un federalista sempre pronto a chiedere riforme dei trattati come Verhofstadt. La bozza è “il frutto di equilibri legati al fatto che c'è opposizione frontale a Verhofstadt”, ci ha detto una fonte del Parlamento europeo. I comitato esecutivo dunque dovrà prendere decisioni all'unanimità, anche a costo di minare il “buon funzionamento” della Conferenza, ha spiegato la stessa fonte.

I governi hanno avuto partita vinta anche sulla durata della Conferenza. I lavori dovrebbero aprirsi in teoria il 9 maggio a Strasburgo (ma dipende dalla pandemia) e chiudersi “entro la primavera del 2022 in modo da fornire linee guida sul futuro dell'Europa”, dice la bozza. Era quello che chiedeva Emmanuel Macron. La Francia avrà la presidenza di turno dell'Ue nel primo semestre del prossimo anno. Il futuro dell'Ue potrebbe diventare un'arma di Macron in piena campagna elettorale. Il Parlamento europeo avrebbe voluto far lavorare la Conferenza per due anni. Secondo un funzionario, i deputati diranno comunque di avere ottenuto qualcosa di importante: “potranno dire abbiamo due anni e mezzo fino alla fine della legislatura per chiedere una conferenza intergovernativa”, ci ha detto il funzionario.

Anche se non del tutto soddisfatto, l'eurodeputato di Renew Sandro Gozi ritiene che “questa Conferenza abbia una grandissima rilevanza. E' ora che parta. Nell'Europa post-Covid ripensare le fondamenta dell'Ue in maniera nuova con la partecipazione aperta dei cittadini è la cosa giusta da fare”, ci ha detto Gozi. “Auspico che nel maggio del 2022 si possa arrivare a una dichiarazione politica che possa fare la differenza come è capitato in altri momenti della storia dell'Ue”, ha spiegato Gozi.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 2 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

La Commissione si converte al passaporto vaccinale - La Commissione europea ieri ha annunciato che il 17 marzo presenterà una proposta legislativa per introdurre un certificato vaccinale che consenta ai cittadini di circolare liberamente nell'Ue, una volta che saranno stati effettivamente vaccinati contro il Covid-19. Ursula von der Leyen fino alla scorsa settimana riteneva che non fosse ancora giunto il momento e che al massimo si potesse introdurre un certificato a fini sanitari. Dopo le pressioni di alcuni paesi del sud e la minaccia di alcuni leader di optare per passaporti bilaterali, la presidente della Commissione ha cambiato idea. “Il pass verde digitale dovrebbe facilitare la vita degli europei”, ha detto von der Leyen. La speranza è avviare la riapertura dell'Europa e salvare la stagione turistica. “L'obiettivo è di gradualmente permettere di muoversi in sicurezza nell'Ue o all'estero per lavoro o turismo”, ha spiegato von der Leyen. Malgrado il rischio di discriminazioni, in un editoriale il Foglio spiega che l'introduzione del “pass verde digitale” è un passo nella giusta direzione.

Il centro di gravità sui vaccini si sposta nei frigoriferi nazionali - Il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, ieri ha rigettato le accuse del Corriere della Sera di “fallimento clamoroso dell'Europa sui vaccini”. “Vorrei commentare i fatti, non narrazioni e i fatti dicono che la strategia dei vaccini dell'Unione europea è un successo”, ha detto ieri Schinas. La Commissione si è assicurata “2,6 miliardi di dosi, più del 25 per cento della capacità globale. Abbiamo assicurato che tutti gli europei possano avere accesso ai vaccini in tutta l'Ue. Abbiamo prevenuto uno scenario da incubo di nazionalismo del vaccino”, ha spiegato Schinas. “Il centro di gravità” del problema si sta spostando dalla produzione ai programmi di vaccinazione negli stati membri, ha avvertito il vicepresidente della Commissione. Come spieghiamo sul Foglio, ci sono quasi 20 milioni di dosi che giacciono nei frigoriferi degli stati membri inutilizzati. Nei prossimi mesi “avremo più dosi di quelle necessarie per raggiungere l'obiettivo del 70 per cento della popolazione adulta entro l'estate”, ha detto la commissaria alla Sanità, Stella Kyriakides: “La sfida più grande si sposta dalla produzione di vaccini alle campagne di somministrazione negli stati membri”. Anche l'economista ed ex funzionario della Commissione, Fabio Colasanti, ha reagito in modo duro all'editoriale del Corriere.

Proteste alla Wto per il controllo dell'Ue sulle dosi esportate - Al Consiglio generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, cinque paesi hanno fatto circolare un documento per contestare il meccanismo di autorizzazione delle esportazioni di vaccini contro il Covid-19. "Gli effetti di queste misure possono avere un impatto negativo sull'accesso attuale e futuro a medicinali essenziali per tutti i membri della Wto, compresa l'Ue", si legge nel documento firmato da Colombia, Costa Rica, Ecuador, Panama e Paraguay. "Chiediamo all'Ue di esercitare moderazione nell'adozione e nell'attuazione di queste misure". Il presidente della commissione Commercio del Parlamento europeo, Bernd Lange, ha chiesto alla Commissione di non prolungare il meccanismo di controllo delle esportazioni dell'Ue.

Sarkozy condannato per corruzione in Francia - L'ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, ieri è stato condannato a tre anni di carcere, di cui due con la condizionale. Per il giudice del tribunale correzionale di Parigi l'ex presidente è colpevole di corruzione e traffico di influenze. Sarkozy ha annunciato che farà appello. Sul Foglio Giuliano Ferrara spiega che la politica è un rischio, una professione di notevole caratura che esprime “la più alta forma di carità”. Ma anche uno sporco affare che a qualcuno deve pur toccare di compiere.

Michel fa il mediatore della crisi politica in Georgia - Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ieri ha lanciato un tentativo di mediazione per cercare di porre fine alla crisi politiche che sta mettendo in pericolo la democrazia in Georgia, dopo l'arresto del leader dell'opposizione, Nika Melia. Dopo un incontro con la presidente Salome Zourabichvili, Michel ha cambiato programma per vedere il primo ministro, Irakli Garibashvili, i leader dei partiti di opposizione e poi di nuovo il primo ministro. Ieri sera Michel ha invitato tutti attorno a un tavolo con la richiesta di “porre fine alla polarizzazione politica e allo stallo”, ci ha detto una fonte europea. "Il dialogo politico è rilanciato", ha detto Michel in una conferenza stampa.

I dubbi della Corte dei conti sul fondo anti Brexit - In un parere pubblicato ieri, la Corte dei conti dell'Ue ha contestato il fondo di riserva di adeguamento alla Brexit da 5 miliardi di euro proposto dalla Commissione per sostenere gli stati membri, le regioni e i settori più colpiti dall'uscita del Regno Unito. Secondo la Corte, gli Stati membri riceverebbero un livello insolitamente elevato di prefinanziamenti senza dover fornire in anticipo alla Commissione dettagli sulle misure da finanziare. La Corte ritiene che la struttura e la tempistica proposte accrescerebbero il rischio che vengano scelte misure subottimali e non ammissibili. Inoltre, nella proposta viene delineato un periodo di ammissibilità per l'attuazione delle misure che va da luglio 2020 a dicembre 2022, ma secondo la Corte la Commissione non argomenta la scelta e l'adeguatezza del periodo di ammissibilità.
 

Il modello inglese contro il Covid-19 - Fino alla fine del 2020, i britannici si sentivano in ritardo e delusi da Boris Johnson per la sua gestione della pandemia. Poi sono arrivati i vaccini e ora la competenza scientifica e sanitaria sembra restaurata nel Regno Unito. Sul Foglio Mark Damazer, presidente della Booker Prize Foundation che ha trascorso anni ai vertici della Bbc, spiega cosa è successo e che no, la Brexit non c’entra.


Vestager punta gli occhi su Cineca - La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per valutare se alcune misure pubbliche a favore di Cineca, il Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico, siano in linea con la normativa sugli aiuti di stato dell'Ue. Il sospetto dei servizi antitrust diretti da Margrethe Vestager è che Cineca abbia utilizzato gli aiuti per offrire i suoi servizi ai membri del consorzio a prezzi non di mercato. Inoltre, la Commissione sospetta che parte degli aiuti pubblici siano stati usati per filiali di Cineca che operano fuori dal consorzio.

Il M5s non ha ancora presentato domanda per il gruppo Socialista - Malgrado le congetture in corso a Roma, la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo non ha ancora presentato domanda per entrare nel gruppo dei Socialisti & Democratici. “Non sono ancora stata contattata dai Cinque stelle su questo tema. Il mio gruppo è aperto ad ascoltare tutte le richieste dei membri che condividono i nostri valori e principi, ma discuteremo di una richiesta dei Cinque stelle solo una volta che sarà ufficiale", ha detto all'Ansa la presidente del gruppo Iratxe Garcia Perez.  “Rispetteremo la nostra procedura interna e prenderemo una decisione insieme al Partito Democratico”, ha aggiunto Garcia.

Calenda vs Castaldo sul M5s nei socialisti - Nel frattempo, Carlo Calenda ha minacciato di andarsene dal gruppo socialista in caso di ingresso dei Cinque stelle. “Fare un gruppo con i grillini andrebbe oltre ogni (triste) esperimento già fatto in Italia e sarebbe contrario a quanto promesso agli elettori”, ha scritto Calenda su Twitter. Fabio Massimo Castaldo ha accusato il leader di Azione di cercare “il pretesto giusto” per cambiare gruppo e di “denigrare inutilmente il M5s”.

EuroNomine - Il ceco David Petrlik ieri ha preso funzione come giudice del Tribunale dell'Ue, dopo la sua nomina il 19 febbraio in sostituzione di Jan Passer. Il suo mandato durerà fino al 31 agosto 2025.

Accade oggi in Europa

- Consiglio: riunione informale dei ministri del Commercio

- Consiglio europeo: il presidente Michel in visita ufficiale in Ucraina

- Commissione: conferenza stampa del commissario Reynders sul sistema di allerta per i prodotti pericolosi

- Commissione: conferenza stampa della commissaria Ferreira sullo strumento di sostegno tecnico alle riforme

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a un'audizione delle commissioni Bilancio e Affari europei del Parlamento italiano

- Parlamento europeo: conferenza stampa di Raphael Glucksman e Sandra Kalniete sulla interferenze straniere nell'Ue inclusa la disinformazione

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sugli aiuti di stato a Banca Tercas

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla nomina dei giudici della Corte suprema in Polonia

- Eurostat: stima flash dell'inflazione nell'area euro in febbraio; dati del 2018 sui redditi sulla base dell'attività economica

- Bce: discorso di Fabio Panetta a un webinar sulla politica monetaria durante la pandemia organizzato dall'Università Bocconi

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