Europa Ore 7

L'Unione (europea) sul Covid fa la forza

L'appalto sul remdesivir e sul materiale sanitario mostrano la preparazione dell'Ue per la seconda ondata. Il ruolo essenziale per la fornitura dei vaccini

David Carretta

Nessun passo avanti nei negoziati tra la presidenza tedesca dell'Ue e il Parlamento europeo sul bilancio 2021-27 e il Recovery fund. Sull'altro negoziato, quello sulla Brexit, siamo al momento della verità (c'entra anche un privilegio per l'eternità sulla pesca)

La Commissione di Ursula von der Leyen appare più preparata degli stati membri dell'Unione europea per affrontare la seconda ondata di Covid-19, dopo aver imparato le lezioni dei primi giorni caotici e disorganizzati di pandemia lo scorso marzo. Ieri l'esecutivo comunitario ha firmato con la casa farmaceutica Gilead un contratto quadro di aggiudicazione congiunta per la fornitura di Veklury, il nome commerciale del remdesivir, che inizia a scarseggiare in diversi paesi dell'Ue dopo che gli Stati Uniti hanno fatto incetta del medicinale durante l'estate. All'epoca la Commissione era intervenuta in urgenza a luglio per comprare da Gilead più di 33 mila dosi di remdesivir per evitare penurie negli ospedali europei. Grazie all'appalto congiunto coordinato da Bruxelles, ora gli stati membri potranno acquistare  fino a 500 mila cicli di trattamento, con la possibilità di aumentare la fornitura oltre se necessario.


L'appalto congiunto sul remdesivir è solo uno dei tanti lanciati dallo scorso marzo dalla Commissione per far fronte alla pandemia e alle carenze registrate negli stati membri. Prima dell'estate, l'esecutivo Ue aveva indetto cinque gare d'appalto per forniture mediche (il 28 febbraio guanti e tute, il 17 marzo occhiali, visiere e mascherine, ventilatori, il 19 marzo attrezzature di laboratorio, compresi i kit per i test, e il 17 giugno medicinali per le unità di terapia intensiva). L'Unione fa la forza. E i risultati sono questi: diversi milioni di unità di guanti e tute; 20 milioni di occhiali di sicurezza; 12 milioni di schermi facciali; 37 milioni di mascherine FFP2; 26 milioni di mascherine FFP3; 301 milioni di mascherine chirurgiche; 110 mia ventilatori; 30 lotti di attrezzature da laboratorio con kit, reagenti e macchinari.

La procedura di aggiudicazione congiunta organizzata dalla Commissione per i medicinali essenziali per le unità di terapia intensiva sta per essere conclusa e nei prossimi giorni i paesi potranno iniziare a effettuare gli ordini di analgesici, antibiotici, miorilassanti, anestetici e altri farmaci per la rianimazione. Nel frattempo il 28 settembre è partito un sesto appalto congiunto per la fornitura di apparecchiature mediche per la vaccinazione contro la Covid-19 comprende 27 tipi di apparecchiature come contenitori isotermici per il trasporto dei vaccini, contenitori per i rifiuti, dispositivi per iniezione, disinfettanti, dispositivi di protezione individuale e consumabili per anestesia.
 

La Commissione, pur non avendo competenze nel settore sanitario, sta giocando un ruolo essenziale anche per la fornitura di futuri vaccini agli stati membri. Ieri ha firmato un contratto di acquisto anticipato con Janssen, controllata da Johnson & Johnson, per la fornitura di 200 milioni di vaccini contro il Covid-19, a cui si potranno aggiungere 200 milioni dosi supplementari. Questo vaccino sperimentale usa la tecnologia AdVac®, che in passato ha anche permesso di sviluppare e fabbricare il vaccino per l'Ebola approvato recentemente e quelli sperimentali per Zika, Vrs e Hiv. Quello con Janssen è il terzo contratto firmato per acquisti anticipati di vaccini contro il Covid-19, dopo quelli sottoscritti dalla Commissione con AstraZeneca (300 milioni di dosi più un'opzione per altre 100 milioni) e Sanofi-GSK (300 milioni di dosi). Le trattative continuano, dopo che la Commissione ha concluso con successo colloqui esplorativi, con CureVac, BioNTech-Pfizer e Moderna.

 

Sintomo della confusione dei paesi europei di fronte alla seconda ondata, a Madrid i giudici negano l'autorizzazione ai mini-lockdown, mentre in Inghilterra i sindaci si ribellano al governo centrale e dicono: i mini-lockdown sono una discriminazione e una forzatura. Paola Peduzzi ci racconta la  “Covid fatigue”, ma l'anarchia non è una forma di libertà.

 

Il virologo tedesco Hendrik Streeck spiega perché usare le mascherine: studi clinici su Mers e Sars dimostrano che più virus si inietta più forti sono i sintomi. Daniel Mosseri ha assistito a un suo incontro con la stampa estera su zoom. Streeck spiega perché la Germania ha avuto meno morti e perché oggi italia il contagio è più lento, perché i medicinali presi da Trump funzionano, e perché vaccino o no “le fasi 3 senza sorprese non esistono”.

 

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di venerdì 9 ottobre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

 

Il Parlamento europeo abbandona il tavolo su bilancio Ue e Recovery fund - Nessun passo avanti nei negoziati tra la presidenza tedesca dell'Ue e il Parlamento europeo sul bilancio 2021-27 e il Recovery fund. L'ennesima riunione del cosiddetto trilogo ieri si è conclusa con un nulla di fatto, dopo che i negoziatori del Parlamento europeo hanno rigettato la proposta della presidenza tedesca di aumentare il bilancio 2021-27 di meno di 10 miliardi. Inoltre non hanno accettato il compromesso sul meccanismo sullo stato di diritto. “E' deludente che il Parlamento europeo non abbia colto l'opportunità di far avanzare i negoziati”, ha detto un portavoce della presidenza tedesca: “l'offerta di compromesso è ancora sul tavolo”. Il prossimo round dei colloqui  trilaterali è programmato per mercoledì. Il giorno dopo si riunirà il Consiglio europeo, che potrebbe essere costretto a intervenire per uscire dallo stallo. Il Parlamento minaccia di non sedersi più al tavolo dei negoziati senza una nuova proposta del Consiglio.

Le paure dell'Italia e dei Med sul Patto sui migranti - Un rapido accordo tra i 27 sul nuovo Patto su migrazione e asilo si scontra con la paura dell'Italia e degli altri paesi del Mediterraneo di essere trasformati in grandi centri per migranti stile Moria e Lesbos. Nella prima discussione tra i ministri dell'Interno sulla proposta della Commissione, Horst Seehofer si è detto “ottimista”, ma ha ammesso che vanno prese in considerazione le preoccupazioni dell'Italia.

Il momento della verità sulla Brexit - “Per arrivare a un accordo abbiamo bisogno che siano fatti passi significativi dai nostri amici britannici nei prossimi giorni, non solo sula pesca ma anche sul level playing field e la governance”, ha detto ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo un incontro a Dublino con il premier irlandese, Micheál Martin. “Sono stati fatti progressi, ma non abbastanza. Questo è il momento della verità”, ha spiegato Michel, invitando nuovamente Boris Johsnon a “mettere tutte le sue carte sul tavolo. L'Ue sta facendo tutto il possibile per raggiungere un accordo con il Regno Unito, ma non a ogni costo”.

La chiave per l'accordo sono gli aiuti di Stato - In un passaggio della conferenza stampa con Martin, Michel ha rivelato qual è la vera linea rossa dell'Ue per un accordo di libero scambio con il Regno Unito. La pesca “è una questione importante” per diversi paesi, ma “la chiave è il level playing field, perché è la garanzia per il Regno Unito di avere accesso al mercato interno sulla base di standard europei”, ha detto Michel. Dietro all'espressione “level playing field” c'è la parità di condizioni sugli aiuti di stato e il rispetto degli standard ambientali, sociali e fiscali dell'Ue per evitare di trovarsi una “Singapore sul Tamigi” con un vantaggio competitivo ottenuto grazie a sussidi pubblici e dumping di vario tipo. Il level playing field è “essenziale per evitare concorrenza sleale tra le imprese in Europa e le imprese nel Regno Unito. E' la chiave per il futuro dell'Europa”, ha spiegato Michel.

L'arma del Privilegio per l'eternità del 1666 sulla pesca - Un Privilegio sulla pesca concesso da Re Carlo II nel 1666 a 50 pescatori di Bruges è entrato nelle discussioni tra gli stati membri per uscire dallo stallo con il Regno Unito nei negoziati su un accordo per regolare le relazioni post-Brexit. Jim Brundsen del Financial Times ha scoperto che gli ambasciatori dei 27 ne hanno discusso nella loro riunione di mercoledì, nel momento in cui l'Ue si scontra con il "no" di Boris Johnson per continuare a avere accesso libero alle acque britanniche. Con il Privilegio del 1666 - Privilegie der Visscherie in olandese - Carlo II aveva concesso a 50 barche da pesca della città belga di Bruges il diritto di accesso alle acque del Regno Unito "per l'eternità" come segno di gratitudine per averlo ospitato nel suo esilio dal 1656 al 1659.

Sulla Brexit oltre all'ottimismo serve sostanza - Il premier irlandese Martin ha confermato che c'è maggiore ottimismo sulle possibilità di raggiungere un accordo di libero scambio tra Ue e Regno Unito, ma ha avvertito che occorrono anche altri “movimenti” da parte di Johnson. “L'umore sembra essere cambiato e c'è stato un impegno più intenso” da parte di Johnson. Ma “serve sostanza oltre all'umore”, ha avvertito Martin: “le posizioni devono cambiare”.

Aspettando sanzioni Ue, i processi a Berlino su Russia (e Siria) - La Germania non scherza sull'impunità. Il governo di Berlino ha chiesto insieme a Parigi sanzioni Ue contro la Russia per l'avvelenamento di Alexei Navalny. Nel frattempo, Micol Flammini ci racconta il processo in corso sull'omicidio a Berlino di un separatista ceceno. Daniele Raineri spiega un altro processo contro il regime siriano e l'uso del sarin.

I deputati hanno una legge climatica - Il Parlamento europeo ieri ha approvato la legge sul clima, fissando il 60 per cento di taglio di emissioni entro il 2030 come obiettivo intermedio per arrivare alla neutralità carbonio nel 2050. Ma la maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen si è spaccata. Il Partito popolare europeo si è astenuto perché contrario a alzare l'obiettivo per il 2030 dal 55 al 60 per cento. Il testo – che fissa il mandato per i negoziati con il Consiglio – è passato con 392 voti favorevoli, 161 contrari e 142 astensioni. I deputati chiedono anche un obiettivo intermedio per il 2040 e di eliminare gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette ai combustibili fossili entro il 31 dicembre 2025.

Il Parlamento europeo richiama all'ordine la Bulgaria - Il primo ministro bulgaro Boyko Borisov deve rispettare pienamente e in modo incondizionato i valori fondamentali dell'Unione Europea, ha avvertito ieri il Parlamento europeo, condannando "l'intervento violento e sproporzionato della polizia" per reprimere le manifestazioni anti-governative delle ultime settimane. I deputati hanno puntato il dito contro il "deterioramento significativo nel rispetto dei principi dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti fondamentali, in particolare per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura, la separazione dei poteri, la lotta alla corruzione e la libertà dei media" in Bulgaria. Buona parte del Partito popolare europeo ha preso le difese di Borisov. Il testo è passato con 358 "sì", 277 "no" e 56 astensioni.

Sassoli in auto-isolamento, ma negativo - Dopo Charles Michel e Ursula von der Leyen, anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è stato costretto a mettersi in auto-isolamento per il contatto con un membro del suo staff risultato positivo al Covid-19. Il contatto risale a mercoledì e, secondo la legislazione del Belgio, l'auto-isolamento durerà 10 giorni. Secondo quanto ci hanno riferito fonti vicine a Sassoli, il presidente del Parlamento europeo resterà in quarantena fino a sabato 17 ottobre, partecipando da remoto al Consiglio europeo di due giorni prima. Sassoli ha subito un tampone e è risultato negativo. Ma dovrà rinunciare anche partecipare all'anniversario della tragedia del Vajont sabato e alla marcia della Pace di Assisi domenica.

Le istituzioni Ue divise sulla durata dell'auto-isolamento - La quarantena di Michel e von der Leyen era durata solo 7 giorni, a partire dal momento del contatto con una persona positiva. Sassoli invece si sottoporrà ad un auto-isolamento di 10 giorni. Perché questa differenza tra istituzioni Ue? I presidenti di Consiglio e Commissione europea seguono le regole del Belgio, che prevedono 7 giorni. Sassoli, per contro, rispetta le regole interne al Parlamento europeo, che impongono 10 giorni. L'incongruenza dimostra le difficoltà a coordinarsi sul Covid-19, anche solo a livello di istituzioni Ue. Il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie in realtà continua a raccomandare 14 giorni.

Ritorno a Strasburgo, vince Macron - Nonostante il suo presidente sia stato costretto all'auto-isolamento, il Parlamento europeo sta preparandosi a tornare a Strasburgo per la sessione plenaria dal 19 al 22 ottobre. E' una vittoria per Emmanuel Macron, che all'ultimo Consiglio europeo aveva richiamato all'ordine Sassoli dopo la cancellazione della prima sessione plenaria di ottobre a Strasburgo. La scelta di rilanciare la carovana tra Bruxelles e la capitale alsaziana nel pieno della seconda ondata della pandemia rischia di provocare un polverone. Normalmente circa tremila persone si spostano per la plenaria a Strasburgo. Il governo francese ha assicurato un protocollo sanitario speciale per la tenuta delle sessioni. Ma cosa succederà in caso di contagi o contatti con positivi scoperti sul posto?


Accade oggi in Europa

- Consiglio: riunione in teleconferenza dei ministri della Giustizia

- Commissione: discorso del vicepresidente Timmermans al Summit del clima di Budapest

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