Cristiano Ronaldo esulta dopo la vittoria di ieri in semifinale contro il Galles (foto LaPresse)

Ronaldo e i record di chi sa fare la differenza quando conta

Leo Lombardi
A Michel Platini era bastata una sola edizione, quella del 1984 (ed era a 8 squadre…), per realizzare 9 reti e diventare il marcatore più prolifico all'Europeo. A Cristiano Ronaldo sono servite quattro fasi finali per eguagliare il fu presidente dell'Uefa.

A Michel Platini era bastata una sola edizione, quella del 1984 (ed era a 8 squadre…), per realizzare 9 reti e diventare il marcatore più prolifico all'Europeo. A Cristiano Ronaldo sono servite quattro fasi finali, è vero, per eguagliare il fu presidente dell'Uefa, ma è un dato che comunque ne sottolinea la costanza a livello internazionale. Perché il portoghese è anche andato in gol in tre Mondiali consecutivi, per un totale di sette grandi tornei “timbrati”. Nessun altro ci è riuscito, circostanza ancor più eclatante se si tiene conto della Nazionale che deve sorreggere da solo.

 

Lo si è visto anche contro il Galles, squadra “fotocopia” del Portogallo. Un gruppo di generosi volontari del pallone e un solo asso in squadra: Cristiano da una parte e Bale dall'altra. Mondi lontanissimi come, per esempio, Londra e il resto dell'Inghilterra. Questo rende ancor più significativa la finale raggiunta, dopo aver centrato la prima vittoria nei 90 minuti regolamentari. Per il Portogallo è l'occasione di una rivincita, dopo la dolorosa sconfitta in casa nel 2004 contro la irripetibile Grecia. Per Cristiano Ronaldo è l'opportunità di marcare ulteriormente la differenza rispetto all'eterno rivale Messi, tanto decisivo nel club quanto irrilevante in Nazionale.