Adin Ross mostra a Donald Trump la macchina con la sua fotografia

l'alt brat-summer

Podcast e streaming: così Trump vuole conquistare i giovani conservatori

Riccardo Carlino

La lotta per la visibilità si accende sulle piattaforme social più seguite da giovani e indecisi. Trump tenta di cavalcare l'onda, partecipando a podcast e dirette presentati da controverse personalità del web, idoli dei giovani americani che si rispecchiano sempre di più nei valori della destra sovranista

Il supporto dei volti più noti dell'intrattenimento è sempre più cruciale per traghettare voti da una parte o dall'altra. In un continuo susseguirsi di colpi di scena, la campagna elettorale per le presidenziali americane ha come palcoscenico anche gli schermi dei dispositivi di milioni di giovani pronti a votare per la prima volta alle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Da un lato Kamala Harris, una volta blindato il consenso del 99 per cento dei delegati per la nomination, si gode la sua Brat-Summer verde lime, sull'onda dei meme che la dipingono come "ragazzaccia" pronta a occupare lo Studio ovale armata di humor e grinta adolescenziale (nonostante i suoi 60 anni). Con la benedizione di Charlie XCX, il cui album ha dato vita al trend tanto amato dalle giovani americane e non.

  

 

C'è poi l'altra faccia della luna, un dark side che striscia fra i tubi sotterranei della fibra ottica. Un pezzo di internet fatto di personaggi banditi (o meglio bannati) dalle più popolari piattaforme mainstream per via di contenuti altamente controversi e talvolta di accuse da parte delle autorità giudiziarie. Ma che nonostante tutto sono riusciti a preservare, se non accrescere, la platea di pubblico conquistata in anni e anni di video e podcast. Un bacino di utenti ricchissimo a cui Donald Trump non intende rinunciare, proprio perché costituito principalmente da giovani pronti a idolatrare chiunque gli mostri in faccia i pettorali e morda un sigaro sputando discutibili consigli di vita. Ne è un chiaro esempio Adin Ross, 23enne cacciato da Twitch dopo aver espresso commenti omofobi e razzisti durante una diretta, subito traslocato su Kick, principale competitor della piattaforma di Amazon.

 

Proprio qui lo streamer ha trasmesso un'intervista da 80 minuti con Trump, direttamente da una sala apposita della sua villa a Mar-a-Lago sistemata ad arte con luci, microfoni e pubblico. Il tutto coronato da cappellini Maga e sorrisoni per il candidato repubblicano. Oltre due importanti regali: un rolex e una Tesla Cybertruck griffata interamente con l'iconica foto scattata a Trump dopo l'attentato in Pennsylvania, nel momento nel quale grida “Fight!”. Elargizioni talmente notevoli che potrebbero fare ipotizzare una possibile violazione dei limiti legali ai contributi individuali per candidati politici, il cui importo è fissato al massimo a 3.300 dollari.

       

  

“That's an Elon!” esclama Donald Trump non appena vede l'auto parcheggiata. Proprio quell'Elon (Musk) che nelle prossima settimane si improvviserà giornalista per intervistare anche lui il tycoon. Invito che The Donald ha accettato ben volentieri, dato che l'imprenditore sudafricano ha annunciato donazioni mensili di 45 milioni di dollari all'America Pac, il maxi comitato elettorale trumpiano creato per spazzare via l'indecisione degli “Swing States”.

 

Prima ancora, però, la sua dimora in Florida è stata utilizzata da Logan Paul, wrestler, imprenditore, influencer americano, per un'ennesima intervista celebrativa nei confronti dell'ex presidente, contorniata da decine di bottiglie della bevanda lanciata sul mercato dallo stesso Paul, poco sotto il glorioso dipinto che ritrae un giovane Donald in golfino bianco davanti a un tramonto di fuoco. Quasi contemporaneamente anche il fratello di Logan, Jake Paul (pronto a sfidare nei prossimi mesi Mike Tyson in un patinatissimo ring in diretta Netlix), ha sborsato 10 mila dollari al Trump Save America Joint Fundraising Commitee.

 

Un vistoso elenco di celebrità di internet, marginalizzate dalle piattaforme per via di condotte inappropriate, ha dichiarato più volte il proprio sostegno all'imprenditore newyorkese. Fra questi spunta Bryce Hall, TikToker e pugile noto per le numerose violazioni delle restrizioni anti-Covid (per festeggiare il suo 21esimo compleanno), arrestato per possesso di sostanze stupefacenti e citato in giudizio da un ristoratore messicano per percosse, aggressione e insulti razzisti.

 

 

Insomma, Trump vuole raggiungere quei giovani affascinati dall'immagine di uomini forti, autoritari e spesso smaccatamente sessisti, perfettamente incarnati dai vari streamer di turno presso cui è ospite. Magari anche assidui frequentatori del mondo delle criptovalute, strumenti verso cui Trump ha elargito generose dichiarazioni nelle scorse settimane. Quegli stessi giovani che, stando Melissa Deckman, ceo del Public Religion Research Institute, nel suo volume di prossima uscita The Politics of Gen Z: How the Youngest Voters Will Shape Our Democracy, sono protagonisti di un divario politico dove molti dei maschi nati intorno al 2000, la cui adolescenza e maturità è fiorita proprio durante la presidenza Trump, preferisce adottare posizioni conservatrici, spesso sfiorando le idee più estreme. Se nel 2022 il 49 per cento dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni ritiene gli Stati Uniti siano diventati “troppo morbidi e effemminati”, lo stesso pensiero l'anno successivo era abbracciato dal 60 per cento degli intervistati. Con una enorme probabilità che, anticipa Deckman al Guardian, se questi giovani avessero potuto votare alle precedenti elezioni del 2016 avrebbero sicuramente scelto Trump.