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Editoriali

La Germania punta a tagliare la bolletta, ma riducendo i consumi

Redazione

Il meccanismo del “Gaspreisbremse” che verrà adottato da Olaf Scholz punta a gonfiare la domanda e quindi i prezzi all’ingrosso di una risorsa che scarseggia. Rendendo ancora più costoso il ripristino delle scorte

La commissione di esperti istituita dal governo tedesco per trovare soluzioni alla crisi del gas  ha proposto un “freno al prezzo del gas” che riduce il costo delle bollette per cittadini e industrie senza ridurre la spinta a risparmiare sui consumi. La decisione finale non è stata presa, ma è probabile che Olaf Scholz seguirà le indicazioni adottando il “Gaspreisbremse”. Il meccanismo prevede che i clienti ricevano un prezzo garantito dallo stato di 12 centesimi per  kWh calcolato sull’80 per cento dei consumi dell’anno precedente, usato come previsione per l’anno corrente con l’invito implicito a ridurre i consumi del 20 per cento. Il conteggio è subordinato alla tariffa contrattuale, visto che alcuni consumatori pagano meno di 12 cent kWh e non hanno bisogno di sostegno, mentre gli altri sì.

L’economista dell’energia Lion Hirth ha spiegato il funzionamento del meccanismo con un esempio pratico: con un consumo annuale previsto di 12.500 kWh con tariffa di 20 cent al kWh il pagamento annuale è di 800 euro, da dividere per 12 mesi e poi detratto dalla bolletta di ogni mese. In questo caso la rata mensile verrebbe ridotta di 67 euro, e ogni kWh risparmiato ridurrebbe la bolletta di 20 cent (non 12) al kWh, anche riducendo i consumi più del 20 per cento. Ciò significa che ogni singolo kWh risparmiato viene premiato. Per l’industria i parametri sono leggermente diversi, ma la logica è uguale. Il vantaggio di un meccanismo di questo tipo rispetto a un sussidio generale sulla bolletta è di impedire che un prezzo artificialmente basso riduca l’incentivo a contenere i consumi, facendo gonfiare la domanda e quindi i prezzi all’ingrosso di una risorsa che scarseggia, rendendo ancora più costoso il ripristino delle scorte. Il freno ai prezzi del gas infatti dovrebbe funzionare dal marzo 2023 all’aprile 2024, un periodo che tiene conto anche del prossimo inverno e della sfida del riempimento degli stoccaggi. Ancora non si può dire se il Gaspreisbremse sarà la soluzione giusta, ma di sicuro in Germania si stanno impegnando molto nel cercarla.

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