bozze per il futuro

Le garanzie di sicurezza, secondo Kyiv

Micol Flammini

L’Ucraina si sente forte dell’avanzata degli ultimi giorni e pensa già alla costruzione di una nuova struttura internazionale. Il progetto mostrato agli alleati e la reazione russa

 L’Ucraina ha presentato ai suoi alleati occidentali la bozza di un trattato sulle garanzie di sicurezza, che non sostituisce l’adesione alla Nato, ma la anticipa.  Il progetto prevede che Kyiv venga  messa nelle condizioni di difendersi tramite investimenti nel settore della Difesa, trasferimento di armi e supporto di intelligence, missioni di addestramento congiunte. L’Ucraina chiede anche misure preventive da adottare nel caso di una   nuova aggressione, che si reggano su accordi regionali nel Mar Nero con Turchia, Romania e Bulgaria e di fornitura di armi.  L’Ucraina  si sente forte dell’avanzata degli ultimi giorni e pensa già alla costruzione di una nuova struttura internazionale da mettere su dopo la sconfitta russa: “Abbiamo bisogno di una potenza militare abbastanza forte da respingere il desiderio di vendetta dei russi”, ha detto Andri Yermak, capo dell’ufficio del presidente.

 

E’ stato uno dei più falchi a rispondere da Mosca, l’ex presidente Dmitri Medvedev ha detto che Kyiv sta creando le condizioni per la Terza guerra mondiale. Scatenando la guerra contro l’Ucraina, Mosca sta realizzando la creazione di un asse sempre più stretto tra Kyiv  e l’occidente in odore di atlantismo. Stati Uniti e Ue, prima della guerra, non erano pronti a considerare un ingresso dell’Ucraina nella Nato. Mosca l’ha reso un obiettivo possibile. 
 

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  • Micol Flammini
  • Micol Flammini è giornalista del Foglio. Scrive di Europa, soprattutto orientale, di Russia, di Israele, di storie, di personaggi, qualche volta di libri, calpestando volentieri il confine tra politica internazionale e letteratura. Ha studiato tra Udine e Cracovia, tra Mosca e Varsavia e si è ritrovata a Roma, un po’ per lavoro, tanto per amore. Sul Foglio cura con Paola Peduzzi l’inserto EuPorn in cui racconta il lato sexy dell’Europa, ed è anche un podcast.