Il primo giro è di Rishi Sunak

Paola Peduzzi

Nonostante i tentativi di affossarlo messi in piedi dai sostenitori di Boris Johnson, l'ex cancelliere è in testa alla selezione del leader del Partito conservatore inglese

Milano. Il primo turno della selezione del leader del Partito conservatore inglese è stato vinto dall’ex cancelliere Rishi Sunak, seguito dall’ex sottosegretario alla Difesa Penny Mordaunt e al terzo posto l’attuale ministro degli Esteri, Liz Truss. Ma in questa corsa che viene determinata esclusivamente dai deputati dei Tory in realtà si va per esclusione: gli eliminati sono l’attuale cancelliere dello Scacchiere, Nadhim Zahawi, che aveva riposto molte speranze in questa sfida senza evidentemente molti motivi, e Jeremy Hunt, ex ministro della Sanità che invece di speranze non ne aveva mai avute granché. Restano quindi in gara oltre ai tre primi classificati Suella Braverman, Kemi Badenoch e Tom Tugendhat, ma le cose cui badare, già da oggi quando si terrà un altro conteggio è il confronto tra la Mordaunt e la Truss, il secondo posto. Il primo sembra garantito per ora per Sunak, nonostante i tentativi di affossarlo messi in piedi dai sostenitori di Boris Johnson.

 

Sembra paradossale ma dentro ai Tory, che si sono compattamente rivoltati contro il premier ottenendone le dimissioni da leader del partito (non da premier, e questo non è irrilevante), esiste comunque una fazione che risponde a Johnson e che vuole portare avanti la sua battaglia contro il traditore, cioè Sunak. Anzi, Johnson è l’ombra che incombe sulla scelta del successore, e in parte è anche normale che sia così, ma in parte si conferma la natura divoratrice di questi conservatori britannici. Mordaunt, 49 anni, attuale ministro nel governo Johnson che non si è dimessa pur se tutti lo facevano, è il candidato di cui tutti parlano: ieri ha lanciato la sua candidatura al Cinnamon Club a Londra, ha parlato brevemente e ha risposto a molte domande, cominciando quella che lei chiama “una conversazione perché i Tory ritrovino loro stessi”. Il momentum è suo più che di Liz Truss, che pure si preparava da molto più tempo a questo appuntamento, ma è presto per i calcoli. Ieri le due ministre hanno deciso di non attaccarsi tra loro, ma da oggi ci si aspetta qualche cattiveria in più. Si dice che tra le due Johnson preferisca la Truss, ma con lui non ci sono certezze.

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi