
L'analisi
Basta baloccarci. E' ora di prendere sul serio le conseguenze di questa guerra
Affermare l’ineluttabilità del non-intervento ora non basta più. Ne discettiamo a lungo, con il balletto delle opinioni, ma quali sono i reali effetti del conflitto?
La guerra di Putin porta morte e devastazione in Ucraina, paese non integrato all’occidente euroatlantico ma suo alleato per chiara volontà popolare, una consuetudine di trent’anni, sancita da accordi di autonomia clamorosamente violati. La guerra di Putin distorce gravemente e boicotta l’equilibrio di sicurezza in Europa e nel mondo. Le minacce nucleari sono un ovvio e tremendo moltiplicatore di questa insicurezza, destabilizzano altri alleati, incrementano la corsa sregolata all’armamento atomico (a partire dall’Iran, che ha accecato i suoi siti anche per l’Agenzia di controllo internazionale incaricata di sorvegliare il vecchio, sciagurato, fragile accordo). Il Mar Baltico è investito dalle conseguenze dirette della guerra nella forma che sappiamo, con due paesi storicamente neutrali obbligati a una scelta di campo nel segno dell’autodifesa, e una catena di nuove minacce ed esercitazioni ai confini di libere repubbliche ex sovietiche di cui la Russia si appresterebbe a disconoscere l’indipendenza con una legge della Duma di Mosca.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.