(foto EPA)

risultato storico

La svolta della Danimarca: il paese scandinavo entra nella Difesa europea

David Carretta

Più di due terzi dei danesi hanno detto sì in un referendum all'ingresso nella cooperazione sulla difesa dell'Ue. Michel: "Segno che il mondo è cambiato dopo l'invasione dell'Ucraina"

Con una decisione storica, più di due terzi degli elettori danesi ieri hanno approvato in un referendum la proposta del governo di rinunciare all'opt-out per la Danimarca sulla Politica di sicurezza e di difesa dell'Ue. Dopo la bocciatura in un referendum del trattato di Maastricht nel 1992, Copenaghen aveva ottenuto una serie di deroghe tra cui la partecipazione all'Europa della difesa. Ma la guerra di Putin, oltre a spingere paesi tradizionalmente neutrali come Svezia e Finlandia verso la Nato, ha fatto cambiare idea alla Danimarca che, oltre ad appartenere all'Alleanza atlantica, ora integrerà anche le strutture di sicurezza e difesa dell'Ue.


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Prima del 24 febbraio, il risultato del referendum di ieri sarebbe stato impensabile. Con il 96 per cento delle schede scrutinate, il 66,7 per cento dei danesi hanno detto "sì" all'ingresso nella cooperazione sulla difesa dell'Ue contro il 33,3 per cento di "no". "Questo è un segnale potente sul fatto che la Danimarca è unita con l'Ucraina e i nostri alleati nella lotta per la libertà e la democrazia", ha detto l'ex premier danese ed ex segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen.

"I cittadini della Danimarca hanno fatto una scelta storica", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sottolineando che "il mondo è cambiato da quando la Russia ha invaso l'Ucraina". La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ha "accolto con favore il forte messaggio di impegno per la nostra sicurezza comune inviato oggi dal popolo danese. L'esperienza della Danimarca in materia di difesa è molto apprezzata. Sono convinta che sia la Danimarca sia l'Ue trarranno vantaggio da questa decisione", ha detto von der Leyen.

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