Mosca senza ali
Il settore aereo russo è già in crisi per le sanzioni
Il blocco dei cieli imposto dall'Europa e dall'America rischia di far precipitare molto velocemente il trasporto aereo della Russia, isolando ancora di più il paese
Il trasporto aereo è per sua natura integrato a livello internazionale ed è per tale ragione che il costo delle sanzioni alla Russia e alle sue compagnie aeree hanno un peso rilevante, i cui effetti potrebbero presto aggravarsi. Pochi hanno compreso quanto l’isolamento in cui si trova oggi Vladimir Putin possa pesare sull’economia russa – dal settore aereo ne arrivano le evidenze più chiare.
Non è tanto il fatto che Aeroflot, la principale compagnia russa, non potrà più volare in Europa o in Canada, ma quanto il fatto che il settore aereo del Cremlino rischi di precipitare molto velocemente. In questo momento è infatti molto complesso noleggiare velivoli per il settore aereo russo, così come assicurare quegli aerei, dato che una buona parte delle compagnie di leasing si trova in paesi che hanno imposto sanzioni all’economia russa. Diverse di queste società (molte basate in Irlanda) non noleggiano più i propri aerei alle compagnie russe. Inoltre, il fatto che Boeing e Airbus non possano più mandare pezzi di ricambio in Russia, non permette ai vettori russi di avere un’autonomia lunga per quanto riguarda la possibilità di volare. I ricambi sono necessari per le manutenzioni e le compagnie russe, senza i pezzi di ricambio, sono impossibilitate nell’effettuarle.
Aeroflot vede una flotta composta al 95 per cento di aeromobili Airbus e Boeing: dei 186 aerei in flotta a inizio febbraio 2022, solamente 9 aerei erano di produzione russa (Sukhoi). In generale, il trasporto aereo passeggeri potrebbe portare a un isolamento russo importante, nonostante oggi sia ancora possibile raggiungere il paese governato da Putin tramite compagnie aeree non europee, in particolare quelle mediorientali. E’ altresì vero che l’allungamento della rotta non è indifferente e che i costi per i passeggeri sono molto aumentati. La Russia ha di risposta vietato alle compagnie aeree di quasi tutta Europa la possibilità di servire il mercato russo e quindi la connettività è davvero molto limitata in questo momento.
Il blocco europeo e americano riguarda anche le merci – diversi operatori cargo stanno lasciando fuori dai propri radar la Russia. Il trasporto aereo cargo è molto rilevante quando si considera la merce in termini di valore. Considerando invece il trasporto cargo via nave, il più importante in volumi, si segnala che diversi grandi gruppi stanno bloccando la possibilità di utilizzare porti russi o prendere merce da clienti russi, rendendo l’isolamento russo molto forte. Questo blocco logistico e dei trasporti ha indubbiamente un impatto rilevante sull’economia russa, ma molto più limitato per l’economia europea.
La chiusura dello spazio aereo russo alle compagnie europee però non permette di raggiungere in maniera efficiente i mercati nord asiatici dall’Europa – prima utilizzavano la rotta siberiana (la più breve). L’allungamento delle rotte, tramite un passaggio a sud di Ucraina e Russia, di fatto fa aumentare i costi di trasporto tra Europa e Cina e Giappone. In termini di traffico passeggeri, viste le restrizioni ancora esistenti per il Covid-19, l’impatto rimane invece più limitato.
Le sanzioni erano inevitabili vista l’aggressione della Russia all’Ucraina e quelle del settore dei trasporti e della logistica hanno dunque un impatto davvero rilevante. L’isolamento russo sarà sempre più completo e il blocco verso la prima area di commercio per la Russia, l’Unione europea, aggraverà la recessione economica del paese governato da Putin.
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