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editoriali

S'è spenta un'altra luce a Hong Kong

Redazione

Blitz a Stand News. Una delle ultime testate pro democrazia è stata cancellata

Abbiamo un mandato di perquisizione, l’accusa è: pubblicazione di materiale sedizioso. Questo è il mio mandato, e questo è il mio tesserino da agente. Smetti di filmare”. Ieri mattina, a Hong Kong, un agente della polizia dietro le sbarre dell’ufficio di Ronson Chan, vicedirettore di Stand News, ordina di non riprendere. Il video è comparso sul profilo Facebook della testata online pro democrazia, poco prima del comunicato ufficiale, pubblicato qualche ora dopo: “Il caporedattore C si è dimesso e tutti i dipendenti  sono stati licenziati. Stand News cessa immediatamente l’attività, non aggiornerà più il suo sito web e rimuoverà i contenuti sui social media entro un giorno”. Più di duecento agenti di polizia del corpo di sicurezza nazionale hanno fatto irruzione e sequestrato tutto, compresi computer e documenti. Hanno arrestato sette persone, tre uomini e quattro donne, tra cui l’ex caporedattore e quello ad interim, Chung Pui-kuen e Patrick Lam, e Denise Ho, la pop star cantonese diventata icona della democrazia – che era un ex membro del consiglio di amministrazione. Chan  – che per ora non risulta essere tra gli arrestati – oltre a essere il vicedirettore del media è anche presidente dell’Hong Kong journalists association (Hkja) e la sera prima del blitz aveva ospitato la cena annuale dell’associazione; ha fatto riferimento alla chiusura dell’Apple Daily affermando come l’incidente avesse “scosso” Hong Kong. “La città avrà sempre bisogno della verità e  di giornalisti. Non importa quanto sia difficile la strada da percorrere, l’associazione non cadrà”, ha concluso. Poche ore dopo Stand News è caduto. Fondato nel 2014 come organizzazione no profit dopo le proteste del movimento degli ombrelli, era il media pro democrazia più importante rimasto in piedi a Hong Kong dopo la chiusura dell’Apple Daily ed era stata nominato quest’anno per il premio per la libertà di stampa di Reporters sans frontières. Su Facebook e Twitter Stand News già è scomparso, insieme alla  libertà di Hong Kong

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