Emmanuel Macron (foto EPA)

Il caso

La Francia ha smentito di voler cedere il suo seggio Onu all'Unione europea

Mauro Zanon

La proposta di concedere all'Ue il seggio permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite era stata avanzata dall'eurodeputato Sandro Gozi. Ma dopo le critiche di Le Pen e Mélenchon è arrivata la smentita dell'Eliseo

Come se non bastassero i problemi diplomatici legati al dossier Aukus, questa mattina, l’Eliseo, è stato costretto a mettere una pezza ad alcune dichiarazioni scivolose dell’eurodeputato di Renew Europe Sandro Gozi al Télégraph, in merito all’ipotesi di cessione, da parte della Francia, del suo seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, in cambio della Difesa europea, il grande sogno di Emmanuel Macron. “Contrariamente alle affermazioni del tabloid inglese Daily Telegraph diffuse questa mattina, no, la Francia non ha proposto di lasciare il suo seggio nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. È della Francia e lo resterà”, ha scritto su Twitter l’Eliseo.

Il quotidiano britannico, citando come fonte un “proche” di Macron, ossia Gozi, ha scritto che il presidente francese è pronto a grandi concessioni per raggiungere il suo obiettivo di un’armée européenne, anche a “mettere a disposizione dell’Ue” il suo seggio di membro permanente (secondo le informazioni raccolte dal Foglio alcuni giorni fa, il capo dello stato francese cerca in particolare nel presidente del Consiglio italiano Mario Draghi un sostegno per realizzare l’obiettivo di una Difesa comune, che è in cima all’agenda: la Francia assumerà la presidenza del Consiglio dell’Ue a gennaio 2022). Se ci fossero passi avanti sulla questione delle forze di intervento rapido dell’Ue, “possiamo anche mettere sul tavolo la discussione del Consiglio di sicurezza”, ha detto Gozi. Su Twitter, l’eurodeputato macronista ha accusato il Télégraph di aver “deformato” le sue dichiarazioni, postando gli screenshot dei tuìt di Marine Le Pen, leader del Rassemblement national, e di Jean-Luc Mélenchon, presidente della France insoumise, e parlando di “manipolazioni degli estremi”. Nel primo tuìt, la Le Pen ha scritto: “Se questa informazione è vera, si tratta di un atto di tradimento verso la nazione. Se non lo è, Emmanuel Macron deve dirlo e rapidamente”. Mélenchon, nel secondo, ha scritto che “Macron deve smentire urgentemente. La Francia non darà mai il suo seggio nel Consiglio di sicurezza dell’Onu”: cederlo sarebbe “un alto tradimento”. La smentita dell’Eliseo è arrivata nel corso della mattinata, ma la messa a disposizione dell’Ue del seggio permanente francese non è un tema sconosciuto nei corridoi europei, anzi, è una delle principali richieste della Germania. Nel 2019, l’attuale ministra della Difesa tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, avanzò come proposta per l’Europa un “seggio permanente comune nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Proposta ripresa in quei giorni dalla cancelliera Angela Merkel, secondo cui il seggio, tolto alla Francia, avrebbe come vocazione quella di “riunire le voci europee nel Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Anche il socialdemocratico Olaf Scholz, il favorito per il dopo Merkel alle elezioni di domenica, insiste da anni affinché la Francia ceda il suo seggio permanente. Per ora Parigi risponde “non”, ma il dossier è sul tavolo.

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