Europa Ore 7
Stato dell'Unione: Il discorso di von der Leyen è appeso a tre voti
Anne Hidalgo si candida alla presidenza della Repubblica francese, insieme a Le Pen. Elezioni il 14 novembre per la Bulgaria, Johnson cancella il Green pass per l'Inghilterra e la Svezia è verso la fine delle restrizioni
La Commissione ha mantenuto le sue due principali promesse: consegnare entro luglio un numero di dosi sufficienti per vaccinare il 70 per cento della popolazione adulta e iniziare a versare i primi miliardi del Recovery fund. Ma lo Stato dell'Unione è appeso a tre voti in tre grandi stati membri: le legislative in Germania, le presidenziali in Francia e il prossimo presidente della Repubblica in Italia
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, mercoledì pronuncerà il suo secondo discorso sullo Stato dell'Unione davanti al Parlamento europeo. Rispetto a un anno fa, tutto è cambiato per il meglio. Malgrado la variante Delta, la situazione sanitaria sembra essere sotto controllo. La ripresa economica è più forte del previsto. I conflitti del secondo semestre del 2020 sul Recovery fund sono stati superati. Quelli del primo semestre del 2021 sui vaccini sono stati dimenticati. La Commissione ha mantenuto le sue due principali promesse: consegnare entro luglio un numero di dosi sufficienti per vaccinare il 70 per cento della popolazione adulta e iniziare a versare i primi miliardi del Recovery fund. Secondo i dati dell'Ecdc, il 70,8 per cento degli adulti nell'Ue è completamente vaccinato. Dodici stati membri hanno ricevuto l'anticipo di prestiti e sovvenzioni attribuiti loro dal Recovery fund per un totale di quasi 50 miliardi. Dopo 18 mesi quasi monopolizzati dal Covid-19, oltre a rivendicare i successi, von der Leyen può concentrarsi sulle sue priorità legislative: Green deal e digitalizzazione. Dopo l'Afghanistan von der Leyen parlerà a lungo anche di difesa comune e autonomia strategica. Ma lo Stato dell'Unione è appeso a tre voti in tre grandi stati membri: le legislative in Germania, le presidenziali in Francia e il prossimo presidente della Repubblica in Italia.
In Germania mancano meno di due settimane alle elezioni legislative e la Spd di Olaf Scholz continua la sua progressione. Secondo un sondaggio Insa, uscito ieri sulla Bild am Sonntag, i socialdemocratici hanno guadagnato un altro punto in una settimana collocandosi al 26 per cento, contro il 20 per cento della Cdu-Csu di Armin Laschet. Nella polarizzazione dello scontro, i Verdi di Annalena Baerbock hanno perso un punto al 15 per cento, i liberali della Fdp sono fermi al 13 per cento, Alternativa per la Germania è all'11 per cento e la Linke è scesa al 6 per cento. Ieri sera c'è stato il secondo di tre dibattiti televisivi tra Scholz, Laschet e Baerbock. L'Europa è diventata terreno di scontro dopo che il blocco Cdu-Csu ha accusato la Spd di voler trasformare la zona euro in un'unione del debito a carico dalla Germania. Durante l'Ecofin informale in Slovenia sabato Scholz ha risposto che il Patto di stabilità è già abbastanza flessibile e non deve essere riformato. Queste schermaglie a Berlino fanno capire che su diversi dossier fondamentali per l'Ue - non solo il Patto di stabilità, ma anche Green deal e digitalizzazione - non si faranno passi avanti significativi fino a quando non sarà formato il prossimo governo in Germania.
In Francia mancano sette mesi alle presidenziali. Il campo dei potenziali candidati è sempre più affollato. Ieri si è dichiarata il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, favorita per diventare il candidato del Partito socialista, ma con poche speranze di accedere al secondo turno. Tutti i sondaggi indicano un ballottaggio tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, con l'attuale presidente che dovrebbe prevalere anche se con un margine ridotto rispetto al 2017. Una vittoria della leader del Rassemblement National provocherebbe una crisi sistemica nell'Ue. Macron cercherà di capitalizzare la presidenza francese del Consiglio dell'Ue nel primo semestre del 2022. Successi in Europa su Patto di stabilità, digitale o autonomia strategica possono essere capitalizzati per le presidenziali. Ma anche piccoli passi avanti dipenderanno dalla prossima coalizione a Berlino.
In Italia il mandato di Sergio Mattarella scade il 3 febbraio 2022. Un anno fa l'Ue sperava di vedere Mario Draghi eletto al Quirinale come garante di quelle istituzioni che così tante volte hanno impedito in passato all'Italia di deragliare. Oggi l'Ue preferisce continuare ad avere Draghi come presidente del Consiglio, alla testa di un governo che deve realizzare centinaia di riforme e investimenti legati al Recovery fund. Lo scenario di un cambio di presidente del Consiglio o di elezioni anticipate è visto dall'Ue come una minaccia per il successo dell'Italia. Con l'uscita di Merkel, Draghi è con Macron l'unico leader di peso rimasto dentro il Consiglio europeo. Il suo passaggio al Quirinale verrebbe considerato a Bruxelles come un rischio e una perdita di peso dell'Italia in Europa e dell'Europa nel mondo.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 13 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Hidalgo presidenziabile socialista in Francia - "Sono pronta. E' la ragione per cui, umilmente, ho deciso di essere candidata alla presidenza della Repubblica francese. Sono candidata per offrire un futuro ai nostri figli”, ha detto ieri il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, annunciando la sua candidatura per le presidenziali in un discorso a Rouen. Hidalgo ha spiegato di voler “reinventare il nostro modello francese reso più fragile da queste molteplici crisi” e ha lanciato un duro attacco a Emmanuel Macron: “il quinquennato che si conclude doveva unire i francesi, ma li ha divisi come mai. Doveva risolvere problemi sociali, ma li ha aggravati. Doveva proteggere il nostro pianeta, ma ha voltato le spalle all'ecologia”. Se otterrà la nomina al congresso del Partito socialista il prossimo fine settimana, Hidalgo si troverà comunque di fronte a diversi candidati della sinistra, tra cui Jean-Luc Mélenchon, Arnaud Montebourg e Fabien Roussel. I verdi devono scegliere il loro candidato alle primarie di fine settembre (il favorito è Yannick Jadot). Secondo i sondaggi, Hidalgo raccoglierebbe comunque meno del 10 per cento dei voti al primo turno delle presidenziali.
Le Pen lancia la sua sfida appropriandosi della parola “libertà” - Sull'altro fronte ieri è stata Marine Le Pen a lanciare la sua campagna per le presidenziali con un lungo discorso al Fréjus sopra un palco con lo slogan "E' arrivato il momento" e il conto alla rovescia "J-210" (meno 210 giorni). "Ci sono battaglie che non si è il diritto di perdere", ha detto Le Pen: "L'elezione presidenziale del 2022 è una di quelle e, dato che non abbiamo il diritto di perderla, la vinceremo". Costruendo il suo discorso attorno alla parola "libertà" (compresa quella dal Green pass), Le Pen ha detto di voler essere "la presidente delle libertà francesi" e ha parlato di "dittatura" dell'Ue. La leader del Rassemblement national ha detto di voler iscrivere nella costituzione la primazia del diritto francese sul diritto internazionale, compreso quello europeo. E' la nuova idea guida delle destre sovraniste, che si sono ispirate alla Brexit. Come spieghiamo sul Foglio, il virus nazionalista ha contagiato anche l'ex capo-negoziatore dell'Ue sulla Brexit, Michel Barnier, potenziale candidato dei Républicains. Sempre sul Foglio Mauro Zanon racconta l'altro candidato dell'estrema destra che potrebbe rosicchiare qualche voto a Le Pen: il giornalista Eric Zemmour è pronto a scendere in campo scompaginando tutta la destra.
La Bulgaria per la terza volta a elezioni in sette mesi il 14 novembre - Il presidente bulgaro, Rumen Radav, sabato ha annunciato che la Bulgaria terrà il 14 novembre le sue terze elezioni legislative dall'inizio dell'anno. In un panorama sempre più frammentato, con l'emersione del movimento anti-establishment ITN guidato dal cantante Slavi Trinov, i partiti bulgari non sono riusciti a trovare un accordo per formare un governo di coalizione dopo le elezioni di aprile e luglio. Gli ultimi sondaggi indicano che un altro voto potrebbe produrre risultati inconcludenti. Radav ha spiegato che il parlamento di Sofia sarà sciolto una volta adottata la revisione del bilancio e che, oltre che per le legislative, i bulgari andranno alle urne per le elezioni presidenziali. Radav correrà per un secondo mandato.
Cambio di regime in Norvegia? - Non è uno stato membro dell'Ue, ma oggi la Norvegia va al voto per elezioni legislative che potrebbero segnare un cambio alla testa del governo. I sondaggi sono concordi nel dire che gli elettori norvegesi non concederanno un terzo mandato alla conservatrice Erna Solberg. L'Arbeiderpartiet (il partito laburista di Jonas Gahr Store) è nettamente in vantaggio su Hoyre (il partito conservatore di Solberg). Come spiega il Soir, il prossimo governo determinerà le sorti dell'industria più importante del paese: petrolio e gas. Decisivi potrebbero essere i risultati delle formazioni minori: i Verdi e la sinistra socialista vogliono avviare l'uscita dal settore degli idrocarburi che alimenta il ricchissimo fondo sovrano della Norvegia.
Merkel vuole una soluzione con la Polonia sullo stato di diritto - In quella che dovrebbe essere la sua ultima visita a Varsavia come cancelliera, Angela Merkel ieri ha cercato di rassicurare il governo nazionalista polacco su due temi che hanno complicato le relazioni tra Polonia e Germania: Nord Stream 2 e stato di diritto. Merkel ha spiegato di volere che, malgrado il completamento del gasdotto Nord Stream 2, "l'Ucraina resti una terra di transito per il gas russo". La cancelliera ha detto di volersi implicare direttamente per risolvere il conflitto tra Bruxelles e Varsavia sullo stato di diritto. "Preferiamo che questo sia risolto con delle discussioni", ha detto Merkel al fianco del premier polacco, Mateusz Morawiecki: "Risolvere i problemi con ricorsi giudiziari è sempre una possibilità in un paese dove regna lo stato di diritto, ma la politica non si limita a andare davanti ai tribunali".
Il Papa dà una lezione di cristianesimo a Orbán - Viktor Orbán ieri ha chiesto al Papa “di non lasciare che l'Ungheria cristiana perisca", ma in una visita lampo a Budapest Francesco ha ricordato al premier ungherese che tra i valori cristiani c'è anche l'accoglienza degli "assetati del nostro tempo". Queste le parole di papa Francesco: "Il sentimento religioso è la linfa di questa nazione, tanto attaccata alle sue radici. Ma la croce, piantata nel terreno, oltre a invitarci a radicarci bene, innalza ed estende le sue braccia verso tutti: esorta a mantenere salde le radici, ma senza arroccamenti; ad attingere alle sorgenti, aprendoci agli assetati del nostro tempo. Il mio augurio è che siate così: fondati e aperti, radicati e rispettosi".
BoJo cancella il Green pass per l'Inghilterra - Il governo di Boris Johnson ha deciso di non introdurre il Green Pass in Inghilterra a fine settembre, dopo aver lasciato intendere l'intenzione di farvi ricorso per gli ingressi in stadi e discoteche. "Non mi è mai piaciuta l'idea di dire alla gente che deve mostrare i documenti o qualcosa per fare quella che è un'attività quotidiana", ha detto il ministro della sanità, Saad Javid, alla Bbc. La ragione ufficiale della giravolta è l'elevato tasso di vaccinazione: oltre l'80 per cento delle persone sopra i 12 anni è completamento vaccinato in Inghilterra. La Scozia, invece, andrà avanti con il progetto di introduzione del Green pass.
La Svezia verso la fine delle restrizioni Covid - Dopo la Danimarca, anche la Svezia si prepara a porre fine alle restrizioni contro il Covid-19, rimuovendo gran parte dei limiti rimasti per l'accesso a ristoranti, teatri, stadi e altri luoghi pubblici. La data scelta è quella del 29 settembre. "Il messaggio importante è che ora facciamo altri passi per tornare alla vita normale di tutti i giorni", ha detto il ministro della Sanità, Lena Hallengren, durante una conferenza stampa: "Abbiamo sempre pensato che le restrizioni dovessero essere tolte il più presto possibile".
Il calendario della settimana in Europa
Lunedì 13 settembre
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su "Sanità e prevenzione delle malattie" e "Protezione dei lavoratori delle piattaforme")
- Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
- Banca centrale europea: la presidente Lagarde partecipa a una conferenza dell'Aspen International
- Corte dei conti dell'Ue: rapporto sulla politica di rimpatrio dei migranti e la cooperazione con i paesi terzi sulle riammissioni
Martedì 14 settembre
- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su "Pacchetto Fit for 55"; "Disastri naturali in Europa"; "Afghanistan"; "Libano"; "Relazioni con la Russia"; "Nuova strategia Ue-Cina; "Direttiva sulla Blue Card")
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli incontra la commissaria Johansson
- Parlamento europeo: conferenze stampa dei gruppi politici
- Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il premier belga, Alexander De Croo
- Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
- Eurostat: dati sulla produzione e il commercio internazionale dei prodotti high-tech nel 2020; dati sui voli aerei commerciali a agosto
Mercoledì 15 settembre
- Commissione: discorso della presidente von der Leyen sullo Stato dell'Unione davanti al Parlamento europeo
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su "Stato dell'Unione"; "Scambio di informazioni fiscali", "Scandalo Pegasus", "Libertà dei media e stato di diritto in Polonia")
- Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli all'Associazione parlamentare europea
- Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il premier lussemburghese, Xavier Bettel
- Consiglio: riunione del Coreper
- Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
- Corte dei Conti dell'Ue: rapporto sulla sorveglianza degli stati membri sotto programma di aggiustamento macro-economica
- Eurostat: dati sulla produzione industriale in luglio; indice del costo del lavoro nel secondo trimestre; dati sull'eccesso di mortalità fino a luglio; dati preliminari sugli stanziamenti pubblici per la ricerca e lo sviluppo nel 2020
Giovedì 16 settembre
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su "Repressione a Cuba", "Trasparenza nello sviluppo, acquisto e distribuzione dei vaccini Covid-19)
- Commissione: visita della presidente von der Leyen a Malta per il via libera del piano nazionale di ripresa e resilienza
- Commissione: il commissario Wojciechowski partecipa alla riunione dei ministri dell'Agricoltura del G20 a Firenze (fino a venerdì)
- Consiglio europeo: discorso del presidente Michel al Forum delle economie maggiori su Energia e Clima
- Banca centrale europea: la presidente Lagarde partecipa al "Hec Talks" dell'Ecole des hautes études commerciales de Paris
- Eurostat: dati sul commercio internazionale di merci di luglio; dati sui posti di lavoro vacanti nel secondo trimestre; dati sul trasporto di passeggeri nelle ferrovie nel primo trimestre
Venerdì 17 settembre
- Conferenza sul futuro dell'Europa: primi panel dei cittadini europei (fino a domenica)
- Eurostat: dati sull'inflazione ad agosto; dati sulla produzione nel settore della costruzione a luglio; statistiche sul crimine nel 2019; statistiche sui cittadini Ue che vivono in altri stati membri nel 2020
Isteria migratoria