Edili in sciopero nel Bois de Vincennes, Parigi, 13 giugno 1936 (foto di Keystone/Hulton Archive/G 

La speranza dell'union de la gauche

Esperimenti di unità alle regionali francesi, ma che affollamenti sinistri

Le prove generali dell’“union de la gauche”, la fusione romantica tra socialisti, ecologisti e comunisti sempre sognata ma mai veramente realizzata, andranno in scena questo fine settimana nell’Île-de-France, la regione di Parigi, in occasione del secondo turno delle elezioni regionali. Audrey Pulvar, candidata del Partito socialista (Ps), Julien Bayou, portabandiera di Europe Ecologies les Verts (Eelv), e Clémentine Autain della France insoumise (Fi) hanno messo insieme le loro forze per scalzare la gollista Valérie Pécresse dalla guida della regione, mostrando ai francesi che questa volta non sarà il solito spezzatino e che si può trovare un punto di equilibrio nella grande famiglia della gauche.

 

“Siamo uniti con Audrey Pulvar e Clémentine Autain per la solidarietà e l’ecologia”, ha twittato il leader verde Julien Bayou, capolista dell’union de la gauche in Île-de-France con il suo 12,95 per cento raccolto al primo turno. “Uniti per vincere contro la destra di Valérie Pécresse”, ha aggiunto Autain. Le benedizioni a questo esperimento unionista sono arrivate anche da Ségolène Royal, finalista delle presidenziali del 2007, ma soprattutto da un pezzo da novanta come Lionel Jospin, ex primo ministro socialista.

 

Chi invece è contrario è Manuel Valls, ex capo del governo appena rientrato dalla sua esperienza a Barcellona. “Nessun voto a questa alleanza con la France insoumise. Ci sono sinistre irriconciliabili e l’alleanza con il partito di Jean-Luc Mélenchon è un errore politico e morale”, ha twittato Valls, riferendosi a certe ambiguità del partito di estrema sinistra sui temi dell’islamismo e dell’antisemitismo. 

 
L’unione tra le liste di sinistra si è concretizzata anche nella regione Loira Atlantica, con l’accordo tra Écologie Ensemble e Printemps des Pays de la Loire. Saranno due test importanti in vista delle presidenziali del prossimo anno, quando le sinistre non avranno altra scelta se non quella di far fronte comune per sperare di accedere al secondo turno.  
 

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