La superscuola fondata da de Gaulle, fucina di ministri e presidenti, presto non esisterà più. Una rivoluzione culturale in Francia
L’Ena, la superscuola delle élite francesi, fucina di ministri e presidenti della Repubblica tra cui Emmanuel Macron, presto non esisterà più. Ieri pomeriggio, in videoconferenza, l’attuale inquilino dell’Eliseo ha approfittato di una “conferenza con i manager dello stato” sulla riforma dell’alta funzione pubblica per annunciare la soppressione dell’École nationale d’administration, fondata da Charles de Gaulle nel 1945 per formare il fior fiore della nazione, la classe dirigente che avrebbe dovuto riscattare l’onore dello stato francese compromesso dal regime vichysta. Al posto dell’Ena, ci sarà una nuova istituzione “più aperta alla diversità” e “meno sconnessa dalla realtà”, secondo le parole della macronia. Si chiamerà Institut du service public (Isp), sarà “una scuola di guerra” dell’alta funzione pubblica e si ispirerà all’École de guerre che forma le forze armate francesi. “E’ un cambiamento inedito. Il presidente vuole rifondare la maniera in cui la nostra funzione pubblica recluta, forma e accompagna i percorsi degli alti funzionari. La promessa di una carriera ascensionale a vita non fa più vendere”, ha detto ieri al Point l’entourage di Macron.
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