Blocco Halix

Bruxelles e Londra litigano per le dosi di AstraZeneca dell'impianto olandese

David Carretta

Uno degli stabilimenti a cui l'azienda ha affidato parte della sua produzione sia per il mercato britannico sia per quello europeo diventa un campo di battaglia tra Gran Bretagna e Ue

Il campo di battaglia sui vaccini tra il Regno Unito e la Commissione europea si trova a Leiden, nei Paesi Bassi, dove ha sede uno degli stabilimenti  a cui AstraZeneca ha affidato parte della sua produzione sia per il mercato britannico sia per quello europeo. Il nome della società è Halix e produce 5 milioni di dosi al mese. Fino alla scorsa settimana non poteva rifornire l’Ue, perché AstraZeneca aveva ritardato la richiesta di autorizzazione all’Ema per Halix, anche se aveva già fabbricato milioni di vaccini. A quale sponda della Manica andranno?

 

L’ultima salva è stata sparata dal governo britannico ieri attraverso il Telegraph. Alcuni giorni fa la televisione olandese aveva rivelato che, prima dell’accordo con AstraZeneca, l’università di Oxford aveva chiesto al governo di Rutte di investire 10 milioni di euro in Halix per aumentare la produzione. Nello stesso periodo il governo Johnson avrebbe messo 25 milioni. Poi era arrivata AstraZeneca e la richiesta all’Aia non è stata rinnovata. “I contribuenti hanno finanziato la fabbrica Ue al cuore dello scontro sui vaccini”, ha scritto il Telegraph.

 

Ma la Commissione mette in dubbio la versione britannica. “Fake news? I dirigenti dell’impianto  ci hanno detto di non aver ricevuto un penny dal governo britannico”, ha spiegato Lucia Caudet,  collaboratrice del commissario  Breton. Molti sospettano che sui 29 milioni di dosi trovate a Anagni, diversi milioni siano stati prodotti da Halix. Il contesto è quello descritto da Mario Draghi il 25 marzo senza citare AstraZeneca: “Si ha l’impressione che alcune società (…) si siano vendute le cose due-tre volte”.

 

Halix e due stabilimenti britannici (Oxford Biomedica e Cobra Biologics) compaiono nei contratti sia del Regno Unito sia dell’Ue. Solo che AstraZeneca era stata troppo ottimista nelle previsioni. Gli stabilimenti a cui si è affidata producono molto meno dei 100 milioni promessi al Regno Unito e dei 300 milioni all’Ue. Il governo Johnson e la Commissione stanno cercando un compromesso. Londra, che da questo mese affronta  una penuria di vaccini, vuole spartirsi le dosi di Leiden. Bruxelles è pronta ad accettare solo se saranno condivise anche le dosi di Oxford Biomedica e Cobra Biologics. I negoziati riprenderanno dopo Pasqua. Ma un “deal” per evitare la guerra dei vaccini non è assicurato.
 

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