“Per noi tutti i colori sono belli”. La polizia di Berlino squarcia il lungo inverno della pandemia

Daniel Mosseri

È online un breve filmato ironico per cercare nuove reclute

Gennaio e febbraio non sono i mesi in cui Berlino dà il meglio di sé: le giornate sono brevi e fredde, le notti lunghe e gelide. La capitale tedesca ha però sopperito alla sua non incantevole situazione climatica offrendo bar, pub, teatri, cinema, bubble tea, ristoranti, spa e discoteche il tutto declinato nelle categorie classico, vegano, comico, d’avanguardia, lgbt friendly, asiatico, fetish e chi più ne ha più ne metta. Un’offerta fruibile grazie a una rete di trasporti pubblici di prima classe. Dal 10 dicembre però è tutto chiuso, salvo ovviamente i trasporti pubblici che continuano a girare puntualissimi e molto vuoti. La pandemia non dà tregua alla capitale e il dato è ben illustrato dalla DIVI, sigla dell’Associazione interdisciplinare tedesca di terapia intensiva e medicina d'urgenza. Secondo la DIVI la percentuale di letti per la terapia intensiva disponibili a Berlino a fine gennaio è del 10,5 per cento contro il 19,7 per cento del vicino Brandeburgo e il 22,7 per cento dell’occidentale Renania-Palatinato. Mentre l’appena inaugurato (e già con un piede nella fossa) aeroporto della capitale ha annunciato la chiusura di un altro terminal almeno fino al 23 febbraio, un po’ di leggerezza arriva online. Per cercare nuove reclute, la polizia cittadina ha messo in rete un filmato breve e ironico. “Potevamo stupirvi con foto fighe di noi poliziotti in posa o di come voliamo in aria al rallentatore”, esordisce la voce narrante mentre un atletico giovane con la tuta della Polizei fa giravolte in aria a metà fra un ninja alla Kill Bill e un maestro di capoeira. 

   

“Invece no”, e mentre passano le immagini di moto, auto ammiraglie, robottini anti-esplosivo, mezzi blindati e bellissimi cani anti-tutto, “non vogliamo allettarvi né con la nostra flotta né con le nostre unità speciali”. Ironico e poi di nuovo serio, il video indugia due volte sul volto della presidente della Polizei Berlin, Barbara Slowik, la prima donna chiamata a dirigere le forze dell’ordine di un Land tedesco. Poi si torna a scherzare sulla città più multikulti di Germania: la telecamera inquadra una ragazza che fuma marijuana - “Oh, sorry!” dice la voce - e la canna diventa per magia un lecca-lecca. Ultima concessione al buon umore, due poliziotti fermano un writer che scrive “ACAB” su un muro (All Cops Are Bastards) “ma per noi significa All Colors Are Beautiful”.

 

Potevamo allettarvi così ma non lo abbiamo fatto, conclude la voce, perché alla fine la polizia è una cosa seria – e giù scene edificanti di poliziotte che salvano donne da mariti violenti, dimostranti scalmanati il cui diritto alla protesta è tutelato e una carrellata rapidissima di tutti i volti degli uomini e donne in forza alla polizia anch’essi declinati nelle categorie di cui sopra. “Manchi solo tu” conclude seria la voce, ma è quella di Manfred Lehman, il doppiatore tedesco di Bruce Willis.

   

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