Elezioni Usa
Biden vs Trump. E Cina e Russia coi popcorn
A Pechino e Mosca si godono il caos americano
Sui social cinesi si prende in giro il voto in America. Al Cremlino si ride per le "interferenze esterne". E’ il godimento degli autocrati, e fa bene alla propaganda interna
Mentre ieri Joe Biden invitava alla calma ottimistica e Donald Trump dalla Casa Bianca pronunciava un discorso vittorioso, sui social network cinesi circolava l’espressione che i funzionari di Pechino ripetono ossessivamente nei contesti diplomatici per descrivere una situazione di convenienza tra le due parti. La “win-win situation” diventava ironica fotografia del caos post voto in America. Negli stessi minuti il tabloid cinese Global Times pubblicava un editoriale dal titolo: l’incertezza elettorale negli Stati Uniti va al di là dei tecnicismi. Secondo il giornale, qualcosa si è rotto nella società americana negli ultimi quattro anni e la politica è stata messa al servizio delle elezioni e degli interessi particolari delle élite: “E’ giusto dire che almeno la metà delle 230.000 vittime di Covid-19 è avvenuta in conseguenza di queste elezioni presidenziali. E altre persone moriranno”. E’ vero che il giornale in lingua inglese diretto da Hu Xijing e parente stretto del Quotidiano del popolo di proprietà del Partito comunista cinese non rappresenta ufficialmente la linea della dirigenza di Pechino, così come non lo rappresentano gli utenti sui social network cinesi. Ma se c’è un paese che assiste in queste ore con tronfia soddisfazione alla confusione elettorale in America, quello è la Cina.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.