Terrorismo senza gruppi terroristi
I tre attacchi in Francia dicono che il fanatismo diffuso rimpiazza l'Isis. L'attentatore tunisino ha passato quindici giorni in Sicilia prima di entrare in Francia
Lo Stato islamico non rivendica l’attacco nella basilica di Nizza, dove giovedì un estremista ha decapitato una donna di settant’anni e ha ucciso altre due persone prima di essere ferito dalla polizia. Il gruppo terrorista ha pubblicato ieri mattina il bollettino settimanale e in un commento lungo una pagina intera non si intesta le uccisioni ma sostiene che sono meglio dei boicottaggi e delle proteste, perché “la violenza spaventa gli infedeli”. Di fatto vede l’ondata di proteste nel mondo musulmano che da giorni va avanti contro la Francia e contro il presidente Emmanuel Macron, sponsorizzata anche da leader politici come il presidente turco Erdogan, come inefficace rispetto agli attentati. Sui forum e sui canali dei gruppi terroristi c’è molta propaganda d’odio contro i francesi, ma anche fuori, nelle piazze di alcuni paesi musulmani, è lo stesso. E’ raro vedere un’affinità così naturale tra quello che circola nei gruppi jihadisti e le manifestazioni pubbliche – che ieri sono andate avanti incuranti dell’attentato del giorno prima a Nizza, soprattutto in Pakistan e in Bangladesh.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE