In Libia aggirare l'embargo è troppo semplice
Se si vuole fare durare il cessate il fuoco, va fatto rispettare l'embargo. Ma il caso Ali Abou Merhi dimostra che le falle sono troppe
Non c’è stato il tempo di apporre le firme all’accordo siglato la scorsa settimana a Ginevra, che il cessate il fuoco in Libia è già avvolto dallo scetticismo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avvertito che “l’intesa manca di credibilità” perché “non è stato sottoscritto al più alto livello”. L’obiettivo di andare a elezioni nazionali nel 2021 sembra troppo ambizioso, a meno che le potenze straniere che finora hanno influenzato il corso dei combattimenti non decidano di fare un passo indietro. Con gli Stati Uniti ancora latitanti, i fili della diplomazia occidentale sono nelle mani dell’Ue, impegnata a limitare al minimo l’afflusso di armi nel paese e a rendere la tregua la più duratura possibile.
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- Luca Gambardella
Sono nato a Latina nel 1985. Sangue siciliano. Per dimenticare Littoria sono fuggito a Venezia per giocare a fare il marinaio alla scuola militare "Morosini". Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia. Ho vissuto a Damasco per studiare arabo. Nel 2012 sono andato in Egitto e ho iniziato a scrivere di Medio Oriente e immigrazione come freelance. Dal 2014 lavoro al Foglio.