Nella battaglia con la Cina
Trump non ha ottenuto un granché con TikTok
Il presidente ha sbraitato molto ma su sicurezza e dati non ha risolto nulla. E l'app "dello svago" è entrata in campagna elettorale
Milano. Donald Trump ha sbraitato contro TikTok, ha creato e smontato alleanze, ha twittato, firmato ordini esecutivi, minacciato e vietato, ma se si va a vedere bene come stanno andando le cose, “l’accordo che il presidente ha benedetto non soddisfa le sue richiese e dà a Pechino molte ragioni per cui essere contenta”. Lo scrive Shelly Banjo di Bloomberg che si è fatta largo tra gli annunci e le polemiche ed è arrivata al punto: come spesso accade con questo presidente americano tanto ciarliero e torvo, le cose non stanno come lui le racconta. Se l’accordo tra ByteDance e Oracle regge, Trump non otterrà praticamente nulla di quello che voleva, in particolare non otterrà una cosa che ci riguarda tutti e che è alla base delle ostilità – non soltanto trumpiane – nei confronti della “app cinese”: impedire a TikTok di fornire i dati americani al governo di Pechino o di usare l’app per fare propaganda su scala mondiale.
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- Paola Peduzzi
Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi