Tanti auguri sleepy Joe. E bravi gli altri qui da noi
La forza di “sleepy” Biden è la stessa forza di Giuseppe Conte (perseverante ma non sciatto) e di Roberto Speranza, ministro che fa e non chiacchiera
Il Cretino Weberiano, la variante accademica del Cretino Collettivo, mi darà del cinico, ma a me Joe Biden piace proprio perché è sleepy, alla sua età si difende dall’infezione vivendo in un basement, non ha voglia né tempo di evocare sconquassi e sogni vitalistici, minaccia di ridare alle istituzioni e alle procedure, allo staff e alla Casa Bianca, il cuore della politica dopo l’infarto narcisistico del reality sul filo di un’abissale e grottesca deriva personale. Poi certo bisogna darsi da fare, il cuore deve pulsare giusto, ha scelto nella Harris un buon partner, una che incanta sinistra e identitari ma lavora per una politica di centro, e non è detto che a noi drogati dell’informazione allucinogena trumpista non sia in grado di offrire qualche sorpresa. Insomma, Fentanil a parte, ché quella è una truffa medicalizzata e mortifera, l’oppio è superiore a ogni altra droga, e l’oppio dei popoli è qualcosa di cui i popoli in certe fasi di eccitazione madornale e di rincoglionimento di massa hanno seriamente bisogno (anche la Ocasio-Cortez se ne gioverebbe). Tanti auguri sleepy Joe, non ti agitare nei debates, fallo morire di pizzichi e quando straparla accucciati e russa (una bella ronfata sarebbe su scala globale come lo sgabello ripulito di Berlusconi nel duello con Travaglio, un colpo basso ma sicuro).
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.