Bannon, fine di un falso ideologo senza idee
Il consigliori è altra cosa da questo venditore di nulla. Più di lui, arresterei i bannonisti della parrocchietta che lo adoravano
Invece del povero Bannon, un quattrinaro travestito da guru subito mollato dal suo ineffabile dante causa, dovevano arrestare quelli che lo hanno abbracciato come il loro pupazzo di riferimento e lo hanno eretto a monumento su piedi impastati di argilla (lasciamo perdere il fango e il muretto antistupratori fatto di tacos e la sottoscrizione guacamole, ché quelle sono cose da agenti federali e da giudici). Dovevano acchiappare i bannonisti della parrocchietta. I told you so. Per tempo ci si poteva accorgere, e senza nemmeno far sentire lo sforzo, che elevare a consigliori quel tipo era solo un insulto a una professione onestamente disonesta per principio, il consigliere fraudolente di Dante, da Ulisse a Guido da Montefeltro. Nell’inferno del cattivo consiglio non c’è posto per gli avventurieri che ballano una sola stagione, il luogo di espiazione è eminente e, francamente, ce lo meritiamo in pochi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.