Libertari ma non libertà di contagiare. L'equivoco americano
Cresce negli Usa il fenomeno "libertarian", cittadini americani incoscienti che rifiutano le costrizioni accettabili (e necessarie)
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Io, tarantina in vacanza a Malta, vi dico perché Emiliano e Speranza mi rendono impossibile tornare in Puglia
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Se non mi infetto, non ci credo
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“Mantenga le distanze”
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La danza intorno ad Azzolina, la ministra “che non si fida di nessuno”
Si dice comunemente che la politica italiana è un groviglio incomprensibile agli stranieri. Anche quella americana, però, è difficile da decifrare. Per esempio il fenomeno dei Libertarian e della loro potenziale crescita politica in tempi di Covid, di proteste antilockdown e contro le violenze della polizia. Ne dà notizia l’articolo “Galassia Libertarian” di Carola Mamberto e Lorenza Pieri uscito sull’Espresso del 9 agosto scorso, nel quale emerge ancora una volta l’idea secondo cui in America le misure di contenimento e tracciamento antivirus non possono avere successo “perché gli americani tengono troppo alla loro libertà, non vogliono sentirsi sorvegliati e controllati e non si fidano dello stato (secondo una recente ricerca del Pew Center, solo il 17 percento della popolazione Usa crede che abitualmente il governo federale decida ‘la cosa giusta’ per il paese)”.
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