Domande necessarie per capire cosa è successo al porto di Beirut
Chi bloccava le tremila tonnellate di nitrato d’ammonio lasciate a decomporsi nel porto della capitale del Libano?
Roma. Un accidente catastrofico. E adesso ci sono molte cose che devono essere spiegate. Punto primo, le zone del porto e dell’aeroporto di Beirut sono sotto il controllo informale di Hezbollah, la milizia armata che in Libano si comporta come uno stato dentro lo stato. Informale perché non c’è un cordone di miliziani che circonda la zona e agisce alla luce del sole, ma la sorveglianza c’è. Sono punti di accesso strategici. Punto secondo, perché tenere una quantità enorme di una sostanza che può diventare esplosiva dentro una zona abitata? E’ una scelta che nessuno con un minimo di competenza farebbe. A meno che non sia stata una scelta deliberata.
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- Daniele Raineri
Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)