Via gli studenti dagli Stati Uniti
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Milano. L’agenzia federale americana che controlla frontiere e immigrazione – si chiama Immigration and Customs Enforcement (Ice) – ha annunciato che gli studenti internazionali potrebbero essere costretti a lasciare gli Stati Uniti se le università cui sono iscritti prevedono corsi di laurea soltanto online. Il comunicato dell’Ice dice: “Il dipartimento di stato non rilascerà i visti a studenti iscritti in scuole o programmi completamente online per il semestre d’autunno né l’ufficio Customs and Border Protection permetterà a questi studenti di entrare negli Stati Uniti”. Proprio mentre l’Ice rendeva pubblica questa nuova direttiva – il mondo accademico l’ha definita in coro: “crudele” – Harvard comunicava che per il semestre che comincia il 2 settembre soltanto il 40 per cento degli iscritti sarà ammesso al campus e tutti gli insegnamenti saranno fatti da remoto. Entro il Thanksgiving questi studenti lasceranno il campus per far spazio ad altri: la precedenza a settembre è per le matricole. La retta però resta la stessa. Anche a Princeton le linee guida sono più o meno le stesse.
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- Paola Peduzzi
Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi