Chiedetelo ai russi

Micol Flammini

Putin, che scivola nei sondaggi, vuole che siano i cittadini ad approvare la nuova Costituzione (fatta per lui)

Roma. Il lavoro di riscrittura della Costituzione russa va avanti da più di un mese. Il presidente Vladimir Putin ha chiesto che il comitato formato per apportare le modifiche necessarie – necessarie affinché il putinismo duri oltre Putin, nonostante l’impossibilità di effettuare due mandati consecutivi – includesse non soltanto studiosi di diritto, esperti, ma anche personalità che poco hanno a che vedere con la Costituzione. Attori, scrittori, ballerini, sportivi, una corte chiamata per dire sì al presidente – molti di loro hanno anche ammesso di non aver mai letto la Costituzione, di aver cominciato da quando sono entrati nel comitato e di averlo trovato un “libro interessante” – hanno redatto le oltre mille proposte che saranno votate il dieci marzo dalla Duma. Quando sarà pronta la proposta definitiva, Vladimir Putin ha deciso di chiedere ai russi cosa ne pensano. Basterebbe il parere del Parlamento, ma il presidente vuole che anche i cittadini si esprimano. Gli era stato sconsigliato, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, lo aveva escluso, ma è Putin a volerlo e il 22 aprile si voterà. Il progetto propone di cambiare 14 articoli della Costituzione, ma la grande domanda sarà in che modo il presidente russo cercherà di sopravvivere. Il momento non è per lui favorevole, i sondaggi indicano che in due anni la fiducia dei russi nei confronti di Putin si è quasi dimezzata, solo il 35 per cento dei cittadini intervistati a gennaio ha dichiarato di fidarsi del presidente (fonte Levada Center), e proprio adesso il capo del Cremlino vuole cambiare la Costituzione e dire: anche se non mi amate, rimarrò. Quale ruolo Putin ritaglierà per se stesso ancora non si sa, gli analisti sono divisi, qualcuno crede che prenderà la guida del Consiglio di stato, qualcuno che si farà nominare premier. Vladislav Surkov, il suo consigliere che si è dimesso la scorsa settimana, ha detto che con una nuova Costituzione si riparte da zero, quindi Putin potrebbe prendersi di nuovo la presidenza. Quel che è certo è che il capo del Cremlino vuole che il suo mandato venga dai russi, che siano loro, con la forma più democratica che esiste, il referendum, a permettergli di rimanere per sempre.

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