La lettera d'amore europea

Redazione

Timmermans scrive agli inglesi “I love you”. La premessa della nuova fase di Brexit

I love you, scrive proprio così Frans Timmermans agli inglesi. Vi amo, vi amo da sempre, da quando ho studiato da ragazzino in una vostra scuola (con sede a Roma), conosco i vostri limiti e le vostre presunzioni e i vostri capricci, scrive il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, soffro quando ci chiamate semplicemente “il continente”, per prendere le distanze e sottolineare la vostra unicità isolana, eppure vi amo.

 

In una lettera sul Guardian, l’olandese Timmermans ha ribadito i sentimenti europei nei confronti del Regno Unito e della Brexit, senza più l’acrimonia che ha caratterizzato i tre anni della gestione del divorzio con Bruxelles: a fine gennaio l’accordo siglato dal premier Boris Johnson entrerà in vigore, alla fine del 2020 dovranno essere pronte tutte le pratiche commerciali relative al divorzio – gli alimenti, per farla semplice – ma quel che c’è stato tra gli inglesi e gli europei è importante, non deve finire.

 

Timmermans è ancora convinto che la questione europea non andasse posta nel Regno Unito, che una sintesi buona per le due anime così divise degli inglesi nei confronti dell’Ue non esiste, e che ci sono stati “danni non necessari” già in questi anni e ancora ce ne saranno. Si poteva evitare una resa dei conti così brutale, ma ora che c’è stata e che il governo inglese è riuscito a delineare per uscire dall’Europa non resta che ricordarsi che tutto quel che c’è stato tra gli europei e gli inglesi è ancora rilevante.

 

Timmermans scrive una lettera d’amore al Regno definendosi un “vecchio amante”, ma di fatto vuole dimostrare che la forza degli inglesi è stata anche difesa e garantita dall’Europa, che il progetto europeo è forza per tutti i suoi membri, e lo sarà anche per gli inglesi: saremo sempre qui, scrive il vicepresidente, e voi potrete tornare quando volete. E’ un modo romantico per far sì che il negoziato commerciale che si apre adesso sia equilibrato e positivo per entrambe le parti, e per far sapere agli inglesi che possono anche infatuarsi di qualche altro partner – Trump fa un corteggiamento serrato, chissà se veritiero – ma la sicurezza che dà l’Europa non si trova da nessun’altra parte.

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