L'agenzia di stampa che racconta in inglese la versione del mondo che piace a Orbán

Micol Flammini

Arriva a Londra V4NA. Il modello Russia Today in Ungheria

Roma. Si ha il sentore che tutto, in questa campagna elettorale per le elezioni europee, sia relativo, più del solito, le notizie, i fatti, le verità. Anche il senso di queste elezioni appare relativo e ancora più relativo è il loro racconto. Questo fatto non è sfuggito a un gruppo di imprenditori vicini al primo ministro ungherese Viktor Orbán che ha deciso di fondare a Londra un’agenzia di stampa internazionale, la V4NA, che si occupa di Europa centrale e orientale. “Visto il crescente interesse da parte delle agenzie internazionali e altri media – si legge nel sito di V4NA – siamo onorati di chiarire le informazioni in circolazione”, spiegano. Il proposito è quello di presentare in lingua inglese e anche in ungherese tutto quello che succede a est, di farlo senza il filtro della stampa occidentale, di farlo raccontandosi da soli. “Abbiamo cinquanta giornalisti sul posto che raccontano le cose che accadono in Europa. A Londra, Bruxelles, Parigi, Berlino, Praga, Budapest, Belgrado, Bratislava, Varsavia … siamo lì 24 ore al giorno tutti giorni alla settimana”, si legge nel sito.

 

 

Orbán è riuscito ad acquisire il controllo sulla maggior parte dei media ungheresi, una fondazione a lui vicina, la Central European Press and Media Foundation, la Kesma, presieduta da Gabor Liszkay possiede circa 400 testate tra emittenti televisive e radiofoniche, carta stampata e siti. Fidesz, il partito di governo, vigila quindi sulla quasi totalità della stampa che però comunica in ungherese e non è una lingua semplice. La rilevanza di Orbán sul piano internazionale è cresciuta, come è cresciuta l’importanza dei paesi del gruppo di Visegrád – Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia oltre all’Ungheria –, la loro capacità di incidere sugli interessi europei, e quel che raccontano i media orbaniani, lo capiscono soltanto gli ungheresi. Per ovviare a questo fatto, per far arrivare le verità di Visegrád sulla scena internazionale è nata l’agenzia V4NA. Che ha anche un precedente illustre, Russia Today, l’emittente del Cremlino che diffonde anche in lingua inglese la versione russa dei fatti, nata proprio con l’intenzione di veicolare quello che la stampa internazionale non raccontava come Mosca voleva.

 

C’è questa verità sospesa e doppia che domina il mondo dell’informazione e Fidesz, desiderosa di dare una copertura internazionale al suo operato, o meglio alla sua versione del suo operato, ora ha un’agenzia che tenterà di competere con quelle internazionali. La nuova società è stata registrata a Londra dall’ambasciatore ungherese nel Regno Unito Kristof Szalay-Bobrovniczky e il mese scorso Arpad Habony, uno degli spin doctor di Orbán, ha acquisto il 40 per cento dell’agenzia tramite la sua società di consulenza a Londra, la Danube Business Consulting Ltd. Poi la Kesma, la fondazione che possiede la maggior parte dei media filogovernativi ungheresi, ha acquisito circa il 57 per cento. Agli articoli si accede previa registrazione e i tic dell’orbanismo si vedono subito, temi come la difesa dell’identità ungherese, la paura dei migranti, minacce di nuove ondate di rifugiati, un occhio particolare alla Cina, la Germania nella morsa dei musulmani, la crisi di civiltà, citazioni del primo ministro ungherese Viktor Orbán, curiosità per le prove di coalizione di Matteo Salvini a Milano, documenti che rivelano la relazione tra il Partito popolare europeo e il filantropo americano di origini ungheresi George Soros. Nel comunicato stampa si legge: “Diamo una prospettiva conservatrice, di destra, delle principali notizie politiche, economiche e di altro tipo, fondamentali per la nostra vita in Europa”. Non c’è molta Russia, stranamente.